Mi avete preceduto...
In un mondo dove c'è solo il calcio... Per la prima volta possiamo farcela!
Combattere contro un campione del mondo in una gara dove mai siamo stati protagonisti...
Si dice che i new zelandesi abbiano toccato addirittura i 110 km/h sull'acqua...
Ecco alcuni passaggi
Ad Auckland la barca italiana battuta di 31 secondi, poi il secondo successo per 7. Prima regata decisa nel primo lato dopo una penalità invocata e non concessa al team Prada. Partenza perfetta nella seconda, il grande vantaggio accumulato cala nel finale ma Sibello & C. riescono a gestirlo.
Persa la prima regata, la barca italiana ha reagito con una partenza perfetta nella seconda, accumulando un grande vantaggio che il team è riuscito a gestire nonostante la rimonta dei detentori della coppa, arrivati al traguardo con sette secondi di ritardo. La tanto temuta velocità di Te Rehutai, la barca dei neozelandesi, non è emersa come ci si aspettava e Francesco "Checco" Bruni, uno dei due timonieri di Luna Rossa, era soddisfatto già alla fine del primo confronto perso: "Le prestazioni delle barche mi sono sembrata simili, ci aspettano regate molto eccitanti".
Il rischio collisione
L'episodio che ha indirizzato la prima regata nel golfo di Hauraki, nella baia di Auckland, è avvenuto subito, dopo la pre-partenza e una partenza a strettissimo contatto tra barche lunghe 22,7 metri e pesanti 6,5 tonnellate. Luna Rossa ha dovuto cambiare rotta per evitare New Zealand invocando una penalità che i giudici non hanno concesso. A quel punto sono cominciati i rilevamenti sulle velocità che non hanno indicato una supremazia dei neozelandesi che al primo dei sei cancelli passavano con 14 secondi di vantaggio, un distacco aumentato anche nel lato di poppa fino ai 23 secondi del primo terzo di gara.
New Zealand chiude prima
Nel terzo lato Luna Rossa si è riavvicinata a New Zealand, scendendo a 240 metri di ritardo per complessivi 19 secondi al Gate 3, guadagnando altri due secondi sul quarto lato. Un recupero non sufficiente però a togliere a New Zealand la sua posizione di controllo nell'ultima fase della regata conclusa con 20 secondi alla quinta boa fino ai 31 definitivi. Facce distese a bordo di entrambe le imbarcazioni, coi neozelandesi soddisfatti del primo vero esame di Te Rehutai e gli italiani sollevati da un confronto che non sembra più impossibile.
La partenza perfetta di Luna Rossa
Preso contatto con un campo di gara battuto da venti molto incostanti, l'equipaggio di Luna Rossa ha preparato la seconda regata, una vera e propria rivincita, affidandosi all'abilità dei due timonieri Bruni e Spithill, che sono riusciti a piazzare la barca di fronte a New Zealand in fase di pre-start, partendo in vantaggio con una velocità di 32 nodi contro 26, e ingaggiando un emozionante duello di virate che i padroni di casa non sono riusciti a girare a loro favore. Già 13 secondi alla prima boa (come i neozelandesi erano passati in 14 nella prima Race), un vuoto che presto è diventato di trecento metri consentendo a un terzo di gara di mantenere un vantaggio di 12'' in attesa del lato migliore di Luna Rossa, il terzo su sei nel quale New Zealand è finita a più di quattrocento metri.
La rimonta dei kiwi
La regata però non era ancora finita, e sul quinto lato Luna Rossa si è portata completamente sulla destra quanto New Zealand si è buttata sul sinistro, sfiorando i confini del campo di regata in una "forbice" che però ha riportato sotto i padroni di casa, giunti a un certo punto a 140 metri dall'equipaggio italiano. Con un ultimo lato da navigare, il trio Sibello-Bruni-Spithill è riuscito però a mantenere quel che rimaneva del vantaggio, chiudendo in sicurezza e vincendo 21 anni dopo il 5-0 di Black Magic, il primo punto di Luna Rossa contro i neozelandesi in un'America's Cup.
Forza ragazzi!!!!