mister v
Utente Ben Noto
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E alla fine, dopo aver salutato la piccola i10 (venduta l'altroieri a un privato), sto per salutare anche l'altra Hyundai di casa, la "divina" i20 (come l'ha soprannominata un eminente forumista e moderatore qui presente).
Ho firmato ieri il contratto per una nuova i20 t-GDI non ibrida, dopo giorni di incertezza (basta leggere i miei vecchi post dove dicevo di volermi tenere la mia vecchia 1.2 84cv che va benissimo e che adoro tuttora).
Cosa mi ha convinto alla fine a cambiare la divina? Fattori di natura familiare/personale (che qui non interessano) e fattori di natura pratica.
A dicembre avrei avuto la revisione e il tagliando, con probabile cambio delle pastiglie e circa 500 euro da spendere. Poco dopo, probabilmente, sarebbe toccato alle gomme e alla frizione, che sappiamo essere il punto debole di questo modello anche se a me non ha finora dato problemi.
Poi c'era la paura che la turbo non ibrida potesse sparire presto, com'è accaduto a molte utilitarie che ormai si possono scegliere solo ibride leggere (a me non piacciono perché portano con sé solo una riduzione del bagagliaio e un aumento dei prezzi senza alcun beneficio per i consumi e le prestazioni).
In più, c'è un motivo che è ovvio quando si cambia macchina e cioè il piacere di averne una nuova con caratteristiche che la vecchia non aveva, in questo caso la turbina (ne ho guidate tante di turbo ma non erano mie). La mia i20 1.2 non è assolutamente una macchina ferma, anzi dopo quasi 8 anni di vita e un bel rodaggio di 44000 km le prestazioni sono piacevolmente briose, ma sappiamo che l'Euro 6 ruba un po' di scatto al semaforo, e il turbo dovrebbe rendere la guida un po' più appagante.
Qualche anno fa guidai il modello vecchio (2017) con lo stesso motore t-GDI, che era molto brillante: sulla nuova mi aspetto purtroppo qualcosa in meno perché nel frattempo siamo arrivati all'Euro 6e e in più c'è il temuto filtro antiparticolato GPF che prima non c'era. Del resto, anche i dati dichiarati indicano un certo peggioramento: staremo a vedere.
Dovrebbe arrivarmi nel giro di qualche settimana (si trova all'ormai famoso Faldo di Livorno), poi posterò le prime impressioni
Ho firmato ieri il contratto per una nuova i20 t-GDI non ibrida, dopo giorni di incertezza (basta leggere i miei vecchi post dove dicevo di volermi tenere la mia vecchia 1.2 84cv che va benissimo e che adoro tuttora).
Cosa mi ha convinto alla fine a cambiare la divina? Fattori di natura familiare/personale (che qui non interessano) e fattori di natura pratica.
A dicembre avrei avuto la revisione e il tagliando, con probabile cambio delle pastiglie e circa 500 euro da spendere. Poco dopo, probabilmente, sarebbe toccato alle gomme e alla frizione, che sappiamo essere il punto debole di questo modello anche se a me non ha finora dato problemi.
Poi c'era la paura che la turbo non ibrida potesse sparire presto, com'è accaduto a molte utilitarie che ormai si possono scegliere solo ibride leggere (a me non piacciono perché portano con sé solo una riduzione del bagagliaio e un aumento dei prezzi senza alcun beneficio per i consumi e le prestazioni).
In più, c'è un motivo che è ovvio quando si cambia macchina e cioè il piacere di averne una nuova con caratteristiche che la vecchia non aveva, in questo caso la turbina (ne ho guidate tante di turbo ma non erano mie). La mia i20 1.2 non è assolutamente una macchina ferma, anzi dopo quasi 8 anni di vita e un bel rodaggio di 44000 km le prestazioni sono piacevolmente briose, ma sappiamo che l'Euro 6 ruba un po' di scatto al semaforo, e il turbo dovrebbe rendere la guida un po' più appagante.
Qualche anno fa guidai il modello vecchio (2017) con lo stesso motore t-GDI, che era molto brillante: sulla nuova mi aspetto purtroppo qualcosa in meno perché nel frattempo siamo arrivati all'Euro 6e e in più c'è il temuto filtro antiparticolato GPF che prima non c'era. Del resto, anche i dati dichiarati indicano un certo peggioramento: staremo a vedere.
Dovrebbe arrivarmi nel giro di qualche settimana (si trova all'ormai famoso Faldo di Livorno), poi posterò le prime impressioni