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In questo periodo di costi elevati del gasolio un argomento che su tanti forum è trattato e che ultimamente è molto gettonato e sarebbe interessante valutare questi aspetti è quello del famoso olio di colza o affini.
Non avendo un'auto Diesel non ho mai approfondito, tuttavia sarebbe interessante parlarne per capire perchè questo argomento è molto sentito ed è stato oggetto di tante diatribe.
Dalle mie conoscenza posso dire che nei generatori elettrici (cogeneratori) l'olio vegetale è usato tantissimo e i motori partono a gasolio per passare dopo la partenza a olio vegetale.
La resa è di circa il 10% inferiore al gasolio e per avere la corretta fluidità riscaldano l'olio vegetale da 40 a 80°C.
Si tratta di oli diversi da quelli in commercio ovviamente.
Per quanto riguarda l'olio di colza ho letto in passato che esisteva un divieto per il suo uso a livello fiscale ma è stato tanto il da farsi per denigrare questa pratica.
In giro ho letto che alcuni aggiungono invece olio di semi miscelato al gasolio.
La fluidità è buona e residui molto pochi.
Una testimonianza trovata nel web riguarda un motore JTD, 15000 km percorsi con miscelazione di circa il 50%, leggermente inferiore in inverno, leggermente superiore in estate.
Smontaggio dell'egr con verifica della sporcizia e fumosità invariata.
Potenza riscontrata leggermente inferiore ma quasi impercettibile e un consumo leggermente inferiore.
Costi 0,99 euro al litro di olio.
Si tratta di un motore che ha un sistema meno "fine" dei moderni sistemi meccanici.
Quale è la vs. opinione/esperienza sia sull'aspetto legale che meccanico?
Si sente davvero l'odore di .... "patatine fritte" allo scarico?
Ricordo a tutti che il gasolio ha una percentuale di biodiesel per obbligo della comunità europea per cui già nel gasolio che comprate una piccola percentuale di oli "diversi" esiste già.
PS: questo topic non vuol incentivare a usare questa pratica, anzi invito tutti a non farlo per evitare danni al proprio motore, soprattutto se di ultimissima generazione, ma vuol essere solamente didattico per capire meglio l'argomento che per molti può essere fumoso, compreso in parte per il sottoscritto.
Non avendo un'auto Diesel non ho mai approfondito, tuttavia sarebbe interessante parlarne per capire perchè questo argomento è molto sentito ed è stato oggetto di tante diatribe.
Dalle mie conoscenza posso dire che nei generatori elettrici (cogeneratori) l'olio vegetale è usato tantissimo e i motori partono a gasolio per passare dopo la partenza a olio vegetale.
La resa è di circa il 10% inferiore al gasolio e per avere la corretta fluidità riscaldano l'olio vegetale da 40 a 80°C.
Si tratta di oli diversi da quelli in commercio ovviamente.
Per quanto riguarda l'olio di colza ho letto in passato che esisteva un divieto per il suo uso a livello fiscale ma è stato tanto il da farsi per denigrare questa pratica.
In giro ho letto che alcuni aggiungono invece olio di semi miscelato al gasolio.
La fluidità è buona e residui molto pochi.
Una testimonianza trovata nel web riguarda un motore JTD, 15000 km percorsi con miscelazione di circa il 50%, leggermente inferiore in inverno, leggermente superiore in estate.
Smontaggio dell'egr con verifica della sporcizia e fumosità invariata.
Potenza riscontrata leggermente inferiore ma quasi impercettibile e un consumo leggermente inferiore.
Costi 0,99 euro al litro di olio.
Si tratta di un motore che ha un sistema meno "fine" dei moderni sistemi meccanici.
Quale è la vs. opinione/esperienza sia sull'aspetto legale che meccanico?
Si sente davvero l'odore di .... "patatine fritte" allo scarico?
Ricordo a tutti che il gasolio ha una percentuale di biodiesel per obbligo della comunità europea per cui già nel gasolio che comprate una piccola percentuale di oli "diversi" esiste già.
PS: questo topic non vuol incentivare a usare questa pratica, anzi invito tutti a non farlo per evitare danni al proprio motore, soprattutto se di ultimissima generazione, ma vuol essere solamente didattico per capire meglio l'argomento che per molti può essere fumoso, compreso in parte per il sottoscritto.