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Dal sito autoblog.it:
Al SEMA di quest’anno non saranno solo i cavalli a stare al centro dell’attenzione: Hyundai presenterà un sistema di disattivazione dei cilindri che, quando possibile, permetterà al V8 della sua nuova Genesis di funzionare con soli quattro cilindri abbassando drasticamente i livelli di consumi ed emissioni.
A portare al debutto questa innovazione sarà il propulsore della Genesis RKSport, un’unità da 460 CV sovralimentata con compressore volumetrico. Prestazioni assicurate dunque, e per giunta abbinate ai consumi di un moderno V6. Ma questa soluzione raggiungerà la produzione in serie?
“Le tecnologie avanzate saranno un pilastro dei nostri piani per migliorare efficienza e consumi della nostra gamma” ha risposto John Juriga, direttore di Hyundai-Kia Powertrain, evitando di fatto una risposta diretta, ma lasciando intendere secondo alcuni che un simile sistema potrebbe trovare sbocchi commerciali in futuro.
La tecnologia in questione non è certo una novità assoluta: già alla fine degli anni ‘90 Mercedes aveva introdotto il suo Active Cylinder Control su S 500 e S 600 (W220) e Chrysler nel 2004 aveva fatto altrettanto sul 5.7 V8 HEMI della 300 C con il Multi-Displacement System.
Oggi, con le sempre più stringenti necessità di ridurre consumi e impatto ambientale delle auto, il sistema è tornato di grande attualità come dimostra il V10 della prossima Honda NSX che sarà dotato proprio del Variable Cylinder Management.
Tra le soluzioni che troveremo nei motori a combustione interna di prossima generazione, questa particolare tecnologia potrebbe svolgere un ruolo importante accanto alla turbocompressione, al downsizing, all’iniezione diretta e ai carburanti alternativi, permettendo di portare l’efficienza termica ed ecologica dei propulsori tradizionali a livelli che oggi definiremmo sorprendenti.
Al SEMA di quest’anno non saranno solo i cavalli a stare al centro dell’attenzione: Hyundai presenterà un sistema di disattivazione dei cilindri che, quando possibile, permetterà al V8 della sua nuova Genesis di funzionare con soli quattro cilindri abbassando drasticamente i livelli di consumi ed emissioni.
A portare al debutto questa innovazione sarà il propulsore della Genesis RKSport, un’unità da 460 CV sovralimentata con compressore volumetrico. Prestazioni assicurate dunque, e per giunta abbinate ai consumi di un moderno V6. Ma questa soluzione raggiungerà la produzione in serie?
“Le tecnologie avanzate saranno un pilastro dei nostri piani per migliorare efficienza e consumi della nostra gamma” ha risposto John Juriga, direttore di Hyundai-Kia Powertrain, evitando di fatto una risposta diretta, ma lasciando intendere secondo alcuni che un simile sistema potrebbe trovare sbocchi commerciali in futuro.
La tecnologia in questione non è certo una novità assoluta: già alla fine degli anni ‘90 Mercedes aveva introdotto il suo Active Cylinder Control su S 500 e S 600 (W220) e Chrysler nel 2004 aveva fatto altrettanto sul 5.7 V8 HEMI della 300 C con il Multi-Displacement System.
Oggi, con le sempre più stringenti necessità di ridurre consumi e impatto ambientale delle auto, il sistema è tornato di grande attualità come dimostra il V10 della prossima Honda NSX che sarà dotato proprio del Variable Cylinder Management.
Tra le soluzioni che troveremo nei motori a combustione interna di prossima generazione, questa particolare tecnologia potrebbe svolgere un ruolo importante accanto alla turbocompressione, al downsizing, all’iniezione diretta e ai carburanti alternativi, permettendo di portare l’efficienza termica ed ecologica dei propulsori tradizionali a livelli che oggi definiremmo sorprendenti.