LoveIti20N
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Hyundai Motor Group sta per affrontare un richiamo di grandi dimensioni dovuto a un problema delle sue integrated charging control unit (ICCU). Si parla di ricarica, dunque a essere coinvolta è la nota piattaforma E-GMP in uso su veicoli Hyundai, Kia e Genesis.
Se i veicoli Genesis (GV60, GV70 e G80) sono venduti soprattutto negli Stati Uniti, globalmente il richiamo interessa Hyundai IONIQ 5 e IONIQ 6 che abbiamo provato di recente, assieme ovviamente alla Kia EV6, tutti modelli che sfruttano le medesime tecnologie elettriche. In Corea del Sud, il gruppo ha 169.932 veicoli in totale da ricontrollare, le ICCU difettose infatti potrebbero portare a una perdita di potenza mentre il veicolo è in uso. Da quando la piattaforma E-GMP è stata lanciata nel 2021, questo è il più grande richiamo che lo Hyundai Motor Group abbia dovuto affrontare, e le cose potrebbero essere ancora peggiori qualora il richiamo dovesse diventare globale.
Qualora il gruppo dovesse espandere il richiamo anche all’Europa e agli Stati Uniti i modelli da ricontrollare sarebbero oltre 500.000. Le probabilità che il richiamo diventi globale sono purtroppo molto alte, la NHTSA americana, la National Highway Traffic Safety Administration, ha infatti aperto un’indagine nel giugno 2023 riguardante proprio le ICCU dei veicoli dello Hyundai Motor Group. Tale indagine avrebbe scoperto che un sovraccarico nel sistema elettrico delle auto potrebbe danneggiare alcuni transistor e impedire alla batteria a 12 V di ricaricarsi. Per la cronaca: anche se le auto elettriche possiedono batterie di trazione che funzionano a 400 e 800 V, il cuore pulsante di ogni vettura è comunque una classica batteria da 12 V, senza la quale non funziona nulla. Ora Tesla sta cercando di aprire ai sistemi a 48 V con il suo Cybertruck ma non sarà semplice trovare consensi.
Tornando alla NHTSA, presso l’ente sono arrivate nel 2023 almeno 30 segnalazioni di utenti Genesis, Hyundai e Kia che hanno visto accendersi preoccupanti spie sul loro cruscotto. Alcuni proprietari hanno visto la potenza di trazione ridotta drasticamente, altri - invece - l’hanno persa del tutto. Il gruppo sudcoreano è subito stato informato dei fatti, come confermato da Business Korea, e gli utenti raggiunti dal problema hanno ottenuto una riparazione gratuita in officina. Ora però, dopo la decisione in patria, anche negli US potrebbe arrivare un richiamo ufficiale, poi magari potrebbe toccare all’Europa. Nel migliore dei casi all’azienda basta aggiornare il software delle sue vetture, nei peggiori invece bisogna sostituire completamente le ICCU.
auto.everyeye.it
Se i veicoli Genesis (GV60, GV70 e G80) sono venduti soprattutto negli Stati Uniti, globalmente il richiamo interessa Hyundai IONIQ 5 e IONIQ 6 che abbiamo provato di recente, assieme ovviamente alla Kia EV6, tutti modelli che sfruttano le medesime tecnologie elettriche. In Corea del Sud, il gruppo ha 169.932 veicoli in totale da ricontrollare, le ICCU difettose infatti potrebbero portare a una perdita di potenza mentre il veicolo è in uso. Da quando la piattaforma E-GMP è stata lanciata nel 2021, questo è il più grande richiamo che lo Hyundai Motor Group abbia dovuto affrontare, e le cose potrebbero essere ancora peggiori qualora il richiamo dovesse diventare globale.
Qualora il gruppo dovesse espandere il richiamo anche all’Europa e agli Stati Uniti i modelli da ricontrollare sarebbero oltre 500.000. Le probabilità che il richiamo diventi globale sono purtroppo molto alte, la NHTSA americana, la National Highway Traffic Safety Administration, ha infatti aperto un’indagine nel giugno 2023 riguardante proprio le ICCU dei veicoli dello Hyundai Motor Group. Tale indagine avrebbe scoperto che un sovraccarico nel sistema elettrico delle auto potrebbe danneggiare alcuni transistor e impedire alla batteria a 12 V di ricaricarsi. Per la cronaca: anche se le auto elettriche possiedono batterie di trazione che funzionano a 400 e 800 V, il cuore pulsante di ogni vettura è comunque una classica batteria da 12 V, senza la quale non funziona nulla. Ora Tesla sta cercando di aprire ai sistemi a 48 V con il suo Cybertruck ma non sarà semplice trovare consensi.
Tornando alla NHTSA, presso l’ente sono arrivate nel 2023 almeno 30 segnalazioni di utenti Genesis, Hyundai e Kia che hanno visto accendersi preoccupanti spie sul loro cruscotto. Alcuni proprietari hanno visto la potenza di trazione ridotta drasticamente, altri - invece - l’hanno persa del tutto. Il gruppo sudcoreano è subito stato informato dei fatti, come confermato da Business Korea, e gli utenti raggiunti dal problema hanno ottenuto una riparazione gratuita in officina. Ora però, dopo la decisione in patria, anche negli US potrebbe arrivare un richiamo ufficiale, poi magari potrebbe toccare all’Europa. Nel migliore dei casi all’azienda basta aggiornare il software delle sue vetture, nei peggiori invece bisogna sostituire completamente le ICCU.

Hyundai e Kia rischiano un richiamo di oltre 600.000 auto elettriche nel mondo
Stando a quanto affermato da Business Korea, Hyundai, Kia e Genesis rischiano un richiamo di oltre 600.000 auto elettriche worldwide.
