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Prima disavventura da hyundaista

mister v

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Lo scorso giugno mio padre viene tamponato con la sua Honda da un extracomunitario, che scappa prima che sia possibile prendergli la targa. Ai danni (ingenti) si aggiungerebbero la spese per la revisione imminente, per cui decidiamo di non ripararla e la cambiamo con una i10, vista la recente (e positiva) conoscenza del mondo Hyundai, e anche perché a mio padre in questo momento fa comodo un’auto piccola.

Della nuova i10 siamo molto soddisfatti ma le brutte sorprese non sono finite. Giorni fa ci viene recapitata una multa risalente a ottobre per un’infrazione commessa con la vecchia Honda (guida con il cellulare). Sul verbale si legge il nome del trasgressore (che ha contestato la multa negando di avere il cellulare e che, quindi, sembrerebbe intenzionato a non pagarla) e anche il nostro nome come responsabili in solido, in quanto proprietari.

Preoccupati telefoniamo subito alla concessionaria Hyundai che ci tranquillizza: basta andare dai vigili con l’atto di vendita dell’auto e si risolve tutto.

Ma i vigili non la pensano così: di toglierci la multa neanche a parlarne e, oltretutto, siamo in un bel guaio perché con quell’auto altri possono circolare e commettere reati e infrazioni di cui noi saremo chiamati a rispondere. Secondo loro dobbiamo fare ricorso, e poi cercare il nuovo proprietario, e poi convincerlo a mettersi in regola alla motorizzazione civile e poi altre menate varie: una goduria!

Decidiamo di ri-parlare con la concessionaria, stavolta di persona (anche se la sede è fuori città) per capire se e perché non si sono intestati la nostra vecchia auto. Il venditore che ormai conosciamo bene ci spiega cos’è successo: è tutta colpa dei ritardi della motorizzazione civile che a ottobre non aveva ancora registrato il passaggio di proprietà. Chi ha preso la multa è un loro cliente a cui avevano dato l’auto (regolarmente intestata a loro) come vettura di cortesia. Aggiunge che i vigili hanno fatto male (l’avevo pensato anch’io) a liquidarci così e ci consiglia di tornare da loro e pretendere l’annullamento della multa.

Altra lunga attesa, stessa musica: bisogna fare ricorso. Alle nostre rimostranze, si decidono finalmente (bontà loro) a fare un controllo al pc e scoprono che la multa nel frattempo è già stata pagata e che alla motorizzazione civile i dati sono stati ormai aggiornati, non risultando più noi i proprietari.

Sospiro di sollievo, ma due giornate perse (di cui nessuno ci ripagherà) che sarebbero state molte di più se avessimo dato subito retta ai vigili. Senza contare l’arrabbiatura presa. Dura la vita in Italia per chi rispetta il codice, non causa incidenti, non evade le tasse ecc.
 
Allora....

Qua parliamo del mio pane quotidiano (quando non sono sul forum sono un funzionario ACI PRA...:D)

Punto primo: quando vi parlano di ritardi in Motorizzazione o ACI vi stanno facendo coglionella (come dicono a Roma).
Da quasi vent'anni, ormai, le pratiche auto si fanno tramite lo Sportello Telematico dell'Automobilista.

Se ( sottolineo il se...) presenti una pratica di passaggio di proprietà e se (soprattutto) paghi il dovuto, la trascrizione viene eseguita, praticamente, in tempo reale.
È evidente che, in questo caso, qualcuno ha omesso qualcosa (Conce o Agenzia Pratiche auto).

Punto secondo: nessuno (e sottolineo nessuno...) può rifiutarsi di prendere atto, come documento di scarico, di una copia di un atto di vendita autenticato.
È un documento che, sino a prova di falso, libera il venditore da ogni onere di natura amministrativa, civile o penale.
I vigili hanno commesso omissione d'atto d'ufficio.
Avrebbero, infatti, dovuto acquisire loro la copia dell'atto, sgravarvi dal contenzioso e rigirarlo all'acquirente.
E, nell'occasione, obbligarlo ( loro, non voi...) alla trascrizione forzosa.

:rolleyes:
 
In effetti la concessionaria a cui abbiamo ceduto l'auto si appoggia a un'agenzia di pratiche automobilistiche, da cui avevamo già in programma di andare a litigare se la cosa non si fosse risolta. Ormai conosciamo bene il venditore: per questo il primo a cui abbiamo pensato di rivolgerci era lui.

Che i vigili non abbiano fatto il loro dovere l'avevo intuito anch'io (e l'ha confermato il venditore).

Sta di fatto che a ottobre (quando è stata commessa l'infrazione) noi risultavamo ancora proprietari dell'auto venduta a luglio, ma adesso (gennaio) non più: ce lo ha confermato il secondo vigile (più disponibile del primo, non che ci volesse molto) che ha fatto un controllo sul suo terminale e ha letto che il proprietario della Honda ora è la concessionaria Hyundai.

Purtroppo viviamo in un paese in cui nessuno ammette mai di aver sbagliato: quando c'è un problema e ti rivolgi a chi dovrebbe risolverlo inizia sempre l'immancabile serie di scaricabarile, A dice che è colpa di B, B dice che è colpa di C e così via
 
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