Il punto è che in questo paese, in qualunque frangente ti capita di dover interlacciare rapporti economici, chiunque cerca di fregarti. Non c'è onestà, non c'è serietà, non c'è correttezza. L'unico obbiettivo sono i soldi. Più riescono a cavartene dalla tasca nel minor tempo e impegno possibile e meglio è. E al raggiungimento di questo scopo vale ogni stratagemma: la truffa, il furto, le menzogne, il raggiro.
Ecco perché poi uno preferisce recarsi da un amico (nel senso vero della parola, naturalmente). Perché sai che sarà onesto e ti tratterà come tu tratteresti lui. Neanche mi frega di risparmiare. Anzi, un amico lo pagherei anche di più. Però la "casta" degli autorizzati è intoccabile. Perché di casta si tratta: non sono più bravi o più preparati. Sono soltanto una specie di massoneria.
Ovviamente fatte salve le rarissime eccezioni.
Mi permetto di inserirmi per portare la mia opinione in merito alle diverse e svariate questioni trattate
nei vari post,
e fondamentalmente sollevate da
@depejo,
al quale vorrei innanzitutto manifestare la mia personale vicinanza e comprensione,
oltre che il mio più sentito sostegno, rispetto alle questioni di recente accadutegli.
Mi sono letto attentamente e con interesse tutta la discussione e penso,
che i fatti riportati da più utenti e soci siano emblematici di un fenomeno,
a mio avviso, piuttosto vasto e consistente, che sta radicalmente
modificando i rapporti tra acquirenti e venditori un po in tutti i campi.
La mia impressione è che oramai vi sia spesso una tendenza ad uniformare
servizi e prodotti al ribasso (.... o meglio al risparmio...) di qualsiasi campo si tratti,
e ciò comporta un inevitabile adeguamento del fruitore o consumatore a ciò che può reperire
che sempre più spesso coincide con scadenti e approssimativi risultati.
Questioni queste legate anche alla necessità di aumentare fatturati e utili
a fronte di margini sempre più risicati ed impossibili.....
...mi sento di dire ciò anche a fronte di un'osservazione dall'interno della questione
dato che mi occupo di produzione industriale e vedo questa corsa a rastremare il più possibile
gli articoli a volte sfiorando l'assurdo, che per risparmiare si tende al limite più prossimo
dei propri prodotti e servizi....( anche compromettendoli.....)
Penso che le officine del circuito generale pertanto,
indipendentemente dal marchio di cui parliamo,
subiscano questo tipo di effetto
costringendole di fatto ad adottare comportamenti come quelli segnalati,
che paiono paradossali e farseschi.
Naturalmente non giustifico assolutamente tutto ciò, e mi auguro che
vi sia giustizia e possibilità per chi, in mezzo a questa forte tendenza,
vuole ancora lavorare per essere utile realmente, e non per il profitto,
e forse qui subentrano i rapporti umani che ci schiariscono la vista e magari ci portano dal meccanico
sotto casa che è ancora un onesto e prezioso aiuto.