http://www.alvolante.it/galleria/316127#hyundai-i10-2013_4_1
Bellissima!.!
Della precedente citycar Hyundai questa nuova i10 conserva solo il nome: sfoggia una linea più accattivante e si presenta più bassa e larga, oltre che meglio rifinita. L’abbiamo guidata nei pressi della fabbrica turca di Izmit dove verrà prodotta.ARRIVERÀ A NOVEMBRE*- Dal vivo la si potrà vedere al Salone di Francoforte, fra poco più di un mese, ma la Hyundai ha già diramato le prime foto ufficiali della nuova generazione della*Hyundai**i10: la parentela con i più recenti modelli della casa è palese (la casa chiama questo stile “Fluidic Sculpture”) e la nuova citycar ha linee ben più aggressive e personali del modello che manda in pensione, nonostante la carrozzeria sia solo a cinque porte. Dell'attuale*Hyundai**i10, il nuovo modello non conserva praticamente nulla: è più lunga di 8 cm (in totale, 367), più bassa (di 5 cm) e più larga (di 6). Vista dal vivo pare ben più “piantata a terra”, grazie anche alla nervatura sulla fiancata che la fa sembrare ancora più larga e larga. A crescere (di circa il 10%) è anche il baule, che arriva a 252 litri. La nuova*Hyundai i10*sarà nelle concessionarie a novembre, disponibile con due motori a benzina: un tre cilindri 1.0 da 65 CV (anche a Gpl, ma solo da inizio 2014) e un quattro cilindri 1.2 da 87 cavalli.**ESP E SEI AIRBAG PER TUTTE*- Tutte le*Hyundai**i10*avranno di serie Esp, sei airbag e i sensori di pressione per i pneumatici, mentre la garanzia sarà di cinque anni a chilometraggio illimitato e altrettanti di soccorso stradale e controlli gratuiti. Per poterla vedere da vicino siamo volati in Turchia, alla fabbrica Hyundai di Izmit che già “sforna” le i20 per l’Europa: da ottobre, da queste linee usciranno anche le nuove i10. Saliti a bordo, si nota subito che in quattro non si sta stretti (la vettura è comunque omologata per cinque): anche se il guidatore è alto, dietro c’è sufficiente spazio per le ginocchia (solo chi è alto almeno 190 cm potrà arrivare a toccare il soffitto con la testa). Buona anche la praticità: nei pannelli delle porte ci sono quattro vani che possono ospitare una bottiglia da un litro ciascuno, mentre il baule è regolare nelle forme (è profondo 53 cm e alto 4
e dotato di una cappelliera che si solleva col portellone.**PLANCIA IN QUATTRO COLORI*- Dell’abitacolo (la*Hyundai**i10*da noi vista era nell’allestimento più ricco, sottolineato anche dalle numerose cromature dentro e fuori) si apprezzano le discrete finiture: non ci sono zone con metallo a vista e la plastica della plancia, sebbene rigida, presenta un effetto satinato gradevole al tatto e all’occhio. Inoltre, la plancia stessa ha un ampio inserto colorato (a scelta tra rosso, blu, beige e uno squillante arancio). Le bocchette d’aerazione circolari danno un’idea di solidità quando si azionano e non mancano dettagli curati come le cinture regolabili in altezza, il retro dello schienale del divano rivestito e il vano nella consolle con coperchio a movimento controllato. Fra gli accessori, inoltre, ne figurano alcuni poco diffusi nelle citycar: il navigatore integrato, il cruise control, la chiave elettronica, il “clima” automatico, il tetto in vetro apribile e il volante in pelle riscaldabile (al pari dei i sedili).***PRIMI METRI ALLA GUIDA*- Abbiamo potuto guidare in anteprima due nuoveHyundai i10, ancora camuffate, in un percorso chiuso attorno allo stabilimento: non abbastanza per un primo contatto completo, ma sufficiente almeno per un primo giudizio. La posizione di guida è ok: il sedile (piuttosto profilato) è regolabile in altezza mentre la leva del cambio, in posizione elevata, si raggiunge agevolmente. Il cruscotto, moderno ma senza “eccessi”, è dotato di termometro dell’acqua ma il computer di bordo non è generoso di informazioni: fornisce solo l’autonomia residua e due contachilometri parziali. La prima*Hyundai**i10*su cui siamo saliti (foto qui sopra) era una 1.0 da 65 CV: il tre cilindri è piuttosto silenzioso, vibra poco e non c’è bisogno di “tirargli il collo”. Fino a 3000 giri ha infatti il giusto “tiro” per una citycar, mentre dopo questa soglia diventa un po’ rumoroso e conviene quindi passare al rapporto successivo. Il 1.2, invece, pur essendo regolare nell’erogazione, dà la sensazione di essere un po’ meno vivace ai bassi regimi e quindi meno gradevole nel traffico pesante. In entrambe, pedale della frizione leggero e cambio (manuale a cinque marce) preciso negli innesti e non contrastato. Per i dati ufficiali su prestazioni e consumo, vi rimandiamo al primo contatto completo, in autunno
Fonte : Alvolante.
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