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Impressioni generiche

A Torino abbastanza. .
 
Ma ne vendono di i20? Io a vercelli vedo solo quella del Concessionario che fa pubblicita' e basta
Io vedo la mia (tutti i giorni...:D), una Classic e giusto ieri una Comfort bianca spettacolare. Questo nel mio paesone di 30.000 abitanti....
 
Io ne vedo sempre di più, in tangenziale a Lecce e sulla Lecce-Leuca (80 km, li mortè...:()...Diciamo che se nel primo periodo ne ho vista solo due per mesi, nell'ultimo mese ne avrò viste una 10....e ad una (guidata da una brillante e gentile ragazza) ho chiesto anche informazioni...la sua era Comfort e la mia Style...credo che chi ci hanno superato per strada, abbia pensato a dei Tester di una macchina...che deve ancora uscire!!
 
da me ce n'e' 1 diesel ... (ha i copri-cerchi in plastica quindi suppongo sia 1 Diesel) e qualke gg fa ne ho vista 1 altra proveniente da 1 paese vicino ...

Visto che ora sto + attento ho visto che ci sono in giro anche una i30... 1 elantra.. e 1 Coupe'... le ultime due mi sembra che siano macchine di 6-7 anni fa...
 
Ultima modifica:
Qui da me ci sono molte i10 e tucson. :rolleyes:

Di i20 nuova me ne sono trovato una parcheggiata accanto alla mia ieri a lavoro. era bianca...:eek:

Ma a parte questa, non ne ho ancora viste girare (Carpi ha circa 70000 abitanti). :)

Anche di i20 vecchio modello, ne ho viste diverse. I Carpigiani preferiscono le auto più a "ferro da stiro"...o si passa ad audi e BMW. :D
 
Qui da me gira una sola i20 bianca classic.
altrimenti una vagonata di ix35 e qualche i30
 
da me ce n'e' 1 diesel ... (ha i copri-cerchi in plastica quindi suppongo sia 1 Diesel)

@GIONNI123 , la mia Divina è diesel, e ha i cerchi in lega come i tuoi. I copricerchi in plastica ce l'ha la Classic, che può essere 1.2 benza o 1.1 diesel.
 
@GIONNI123 , la mia Divina è diesel, e ha i cerchi in lega come i tuoi. I copricerchi in plastica ce l'ha la Classic, che può essere 1.2 benza o 1.1 diesel.

io penso sia 1 diesel.... se becco il proprietario glielo chiedo... e' bianca sputata come la mia... non ho guardato i fari anteriori ... se e' 1 classic dovrebbe avere anche quelli diversi.....
 
....fari diversi, si, se è Classic. Se vuoi levarti il dubbio diesel o non diesel, dai uno sguardo da fuori alla leva del cambio. Se ha la sesta, i copricerchi in plastica e i fari anteriori senza led, sei in presenza di un 1.1 CRDi Classic!!! ;)

P.s. Così non devi chiedere niente al proprietario. Magari ti va male, ed è uomo e brutto e grosso pure!!!!!:D:D:D
 
Buongiorno a tutti... sterzo... no problem, l'auto è lunga 4 metri e 4 cm. ed il passo è molto lungo.... problema quindi lo sterzo sembra lento all'inizio per poi aumentare il raggio progressivamente... fortunatamente nessun impuntamento nè rumore.... dipende molto anche dalle gomme.... dalla pressione....
problema scricchiolii sono impazzito ieri mattina a cercare da dove cavolo venisse... un fastidioso scricchiolio.... e palpa e sbatti e tocca .... :D:D:D:D portiere iente, sedile, niente, cassettino niente.... portaoggetti fra i sedili niente.... eppure:mad::mad::mad::mad: era in abitacolo il rumore...... NAAAAAHHHH il portaocchiali !!!!!!!!! gli ho stipato dentro due paia di occhiali (da sole e da vista) ed essi belli belli.... sfrizionavano tra di loro (fetenti) :eek::eek::eek::eek: e mi hanno fatto impazzime... risolto con una bustina di stoffa nella quale ho riposto quelli da vista. (P.S. ci stanno anche tre paia di occhiali li dentro... cos' non sfrigolano proprio più !!!!:p:p:p:p
 
Buongiorno a tutti... sterzo... no problem, l'auto è lunga 4 metri e 4 cm. ed il passo è molto lungo.... problema quindi lo sterzo sembra lento all'inizio per poi aumentare il raggio progressivamente... fortunatamente nessun impuntamento nè rumore.... dipende molto anche dalle gomme.... dalla pressione....
problema scricchiolii sono impazzito ieri mattina a cercare da dove cavolo venisse... un fastidioso scricchiolio.... e palpa e sbatti e tocca .... :D:D:D:D portiere iente, sedile, niente, cassettino niente.... portaoggetti fra i sedili niente.... eppure:mad::mad::mad::mad: era in abitacolo il rumore...... NAAAAAHHHH il portaocchiali !!!!!!!!! gli ho stipato dentro due paia di occhiali (da sole e da vista) ed essi belli belli.... sfrizionavano tra di loro (fetenti) :eek::eek::eek::eek: e mi hanno fatto impazzime... risolto con una bustina di stoffa nella quale ho riposto quelli da vista. (P.S. ci stanno anche tre paia di occhiali li dentro... cos' non sfrigolano proprio più !!!!:p:p:p:p
Era già successa a qualcuno qui sul forum sta cosa degli occhiali che scricchiolano
 
Scrivo qui, sempre di impressioni si tratta, e in fondo sono (erano, a fine agosto) le prime per un viaggio così lungo.

La i20 mi ha portato in Ucraina, non un viaggio particolare di per sè tranne che per il fatto che si è partiti il sabato sera e il mercoledì si era già di ritorno. In totale, circa 1700km di viaggio per andare, altrettanti per tornare, e 5-600 percorsi lì per 'girare un po'.
Non è la prima volta che vado ma in passato ero stato nella zona a sud, che si raggiunge dopo circa 2300km, quindi un bel po' di strada in più e cosa per niente trascurabile, su strade spesso ridotte malissimo. Conoscendole, e non avendo questa volta a disposizione la jeep, ho preferito fermarmi a Lviv ed aspettare che gli altri mi raggiungessero lì.

Gli aspetti che volevo evidenziare e condividere sono i seguenti:
-consumi
-prestazioni
-comfort
riferiti a un viaggio lungo e che ha comportato 17-18 ore di guida ininterrotta, sia all'andata che al ritorno.

Consumi:
fin'ora avevo usato l'auto prevalentemente su strade urbane. Questo viaggio invece è stato quasi interamente su percorsi autostradali o extraurbani.
Scopro l'acqua calda, ma: con un'andatura di crociera a 110-130 si riesce a restare intorno ai 6.8lt/100km.
Siccome di notte, su strade praticamente deserte, viene spontaneo schiacciare un po' di più, si guadagna tempo ma i consumi superano inesorabilmente gli 8lt/100km.
Inoltre, superati i 130 si sente il bisogno di una sesta marcia.
Molto bassi invece i consumi su strade extraurbane, peraltro morbide e piacevoli, per capirsi molto somiglianti alle statali che possiamo trovare sull'appennino toscoemiliano.
Morale, due pieni all'andata e due al ritorno.
informazione sui consumi: se può interessare a qualcuno, la benzina verde in slovenia è molto più conveniente che in Italia (che scoperta!) e conviene anche rispetto all'Ungheria. Con un pieno all'ultima stazione utile in slovenia, si arriva tranquillamente (mica tanto) in Ucraina, dove tra il prezzo già vantaggioso e il cambio molto favorevole, il costo si aggira intorno a 1 (UNO) euro al litro.
Logicamente non si trova la vpower... mi riferisco a benzina non superiore ai 95 ottani.

Prestazioni:
eccellenti. Sempre tenendo presente che si viaggia su una vettura di segmento B, con un motore che è pur sempre un 1200, che 84cv benzina sono più adatti a tragitti medio-corti che a lunghe trasferte in autostrada.
Dopo 18 ore di viaggio, davvero nessun segno di stanchezza da parte della macchina.
Visibilità ottima anche su strade completamente buie e mancanti di segnaletica orizzontale (compresa quella laterale che delimita la carreggiata), buona profondità dei proiettori abbaglianti quando servono, aria condizionata che durante il viaggio di ritorno (se qualcuno si fosse dimenticato che avevamo 40 gradi...) ha fatto veramente la differenza.
Tenuta di strada eccellente, su fondo non sempre perfetto... ovviamente bisogna evitare le buche come la peste.

Comfort:
Abbiamo viaggiato in tre, piuttosto comodi non fosse per il fatto che no a tutti piace, o non tutti sopportano, viaggi così lunghi a prescindere dal tipo di macchina.
Il bagagliaio è piccolo ma basta organizzarsi lasciando la casa a casa e portandosi dietro solo ciò che effettivamente serve. Se troppo carica, come scritto altrove, il posteriore si abbassa molto e diventa una pena andare in giro dove ci sono dossi o irregolarità.
A livello di abitabilità non ci si può lamentare. Spazio per le gambe a sufficienza, non si sente nemmeno la mancanza degli altoparlanti posteriori perchè l'auto è tutto sommato piccola e poco rumorosa.
L'illuminazione notturna degli interni è piacevole, la strumentazione sempre ben visibile e molto chiara (ne ho abbassato l'intensità durante la notte e dopo pochi minuti l'occhio si era già abituato).
A voler cercare il pelo nell'uovo, sarebbero comodi i vetri scuri per i viaggi sotto il sole, così come un dvd per chi sta seduto dietro.
La posizione di guida è comoda anche dopo molte ore al volante, tuttavia i sedili potrebbero essere migliorati. La zona lombare ne risente, così come le cinture non regolabili alla lunga danno fastidio.
Mi sono divertito ad utilizzare il cruise control per lunghi tratti (comodo, mi veniva nostalgia della vecchia auto americana che avevo prima e che nel 94 aveva già questo tipo di dotazioni, oltre al cambio automatico), così come il limitatore di velocità per sperimentarne il funzionamento.
Mi sembra di non aver dimenticato niente...

Informazione utile (spero): per chi decidesse di andare da quelle parti (così come in Moldavia). Da qualche tempo è diventato frequente il furto delle targhe dalle auto straniere parcheggiate anche in centro in grandi città.
A me è successo a Lviv, per questo mi permetto di parlarne e di dare qualche suggerimento in merito.
Di questo è al corrente la nostra ambasciata e credo che qualche accenno sia stato fatto anche sul sito viaggiare sicuri.
Senza dilungarmi troppo: il furto delle targhe (anteriore e posteriore, letteralmente strappate) è una pratica conveniente ed a basso rischio rispetto al furto dell'intera auto.
Lo scopo è quello di chiedere denaro in cambio della restituzione.
Intendiamoci, a me hanno chiesto 900 grivni che al cambio sono si e no 40 euro. Ovviamente sperano che il malcapitato parli russo, come nel mio caso, o abbia con sè qualcuno che lo parli, altrimenti non c'è spazio per nessuna trattativa... col rischio di non ritrovare più le targhe.
Da tenere bene a mente che: si può rientrare in Italia anche senza le targhe, provvisti di regolare denuncia alla polizia del luogo, possibilmente tradotta (traduzione semplice) in italiano o in inglese. Una volta rimpatriati, si provvede alla richiesta di rilascio di un duplicato.

Forti di questo (molti non lo sanno e nel panico cedono subito al ricatto), si può decidere di trattare con i simpaticoni che hanno preso le targhe.
Chiaro che bisogna sempre vedere se il gioco vale la candela. 40 euro e zero grane, sia durante il resto della permanenza che al rientro in Italia, a mio avviso sono una cifra accettabile, considerato il tempo e il denaro da buttare via solo per chiedere il duplicato.
Alrta cosa da tenere presente che come mi hanno detto i ladri, una volta pagato la restituzione delle targhe avviene al 100% perchè 'non onorare i patti' porterebbe alla fine immediata del business. In fondo 40 euro sono soldi in un Paese dove lo stipendio medio è intorno ai 300... se in una notte spariscono 5 targhe, si può non andare a lavorare....
Le targhe in genere vengono rubate ma nascoste nelle vicinanze dell'auto, quindi se si ha tempo e voglia di cercarle, con un po' di fortuna possono essere recuperate.

Occhio invece a non lasciare mai in macchina il libretto di circolazione ed il certificato di proprietà, perchè rubato quello sono veramente dolori anche per rientrare in Italia.

Fine.. mi scuso per la lungaggine ma ci tenevo anche a dare questo tipo di informazioni decisamente OT.
Ecco.. mi scuso anche per non aver pensato a fotografare la i20 senza le targhe... è che in quei momenti cercavo solo un albero dove impiccare i farabutti....
 
Purtroppo le targhe, in Italia, non si duplicano.

Occorre reimmatricolare l'auto, con nuove targhe e la spesa si aggira sui 130 euro.... :(
Circa il Certificato di Proprietà: non serve e non è obbligatorio averlo a bordo.
Tenetelo pure serenamente a casa, in un cassetto ( ma non dimenticatevi in quale! ;) )

Per il resto: bellissimo racconto e splendida esperienza. Bravo!!!:)
 
Purtroppo le targhe, in Italia, non si duplicano.
Sì esatto, grazie per la precisazione.

Circa il Certificato di Proprietà: non serve e non è obbligatorio averlo a bordo.
Questo invece non è esatto. Non serve in Italia e probabilmente in tutta l'area Schengen, ma può essere richiesto sia in dogana quando viene registrata l'auto (ad esempio entrando in Ucraina), sia per un controllo stradale da parte del DAi (mi riferisco sempre all'Ucraina).
Credo (su questo non sono sicuro però) che vada esibito in tutti quei Paesi che prevedono (come accadeva in Ucraina fino a due anni fa) il divieto di guidare un veicolo non intestato , in mancanza di specifica delega alla guida.
 
Basta la CdC.... nel resto d'Europa (ma potrei dire del Mondo...:D) manco sanno cos'è, il CdP..... :)

Praticamente, si tratta del vecchio "Foglio Complementare" che -quello si!!! - era "di complemento al Libretto di Circolazione.

Questo sino al 1992. Col nuovo Codice della Strada, il Foglio Complementare è diventato Certificato di Proprietà. Non serve più per la circolazione, ma solo per "disporre" giuridicamente del veicolo (venderlo, rottamarlo, iscriverci vincoli o diritti reali di garanzia).

Nessun altro Paese d'Europa ha qualcosa di simile, perchè da noi, dal lontano 1927, i veicoli sono considerati "beni mobili registrati" e assimilati agli immobili. Sino al 2006, per esempio, per vendere un'auto bisognava fare l'atto dal notaio.....:eek:

Avendo nessun altro Paese il CdP, nessuno te lo chiederà mai in frontiera, anche extra Schengen. Questo vale anche in caso di definitiva importazione all'estero. Il Cdp non se lo caca nessuno, e viene regolarmente restituito al proprietario. Il quale, col Cdp provede alla "radiazione per esportazione" al PRA.

Poi, se volete, vi spiego il perchè, di questa decisione del 1927....!!! :p
 
Basta la CdC.... nel resto d'Europa (ma potrei dire del Mondo...:D) manco sanno cos'è, il CdP..... :)
[...]
Poi, se volete, vi spiego il perchè, di questa decisione del 1927....!!! :p

io sarei curioso
 
E allora vi (ti) accontento....

Nel 1927 la Fiat stava iniziando a vendere un po' più di poche macchine. Diciamo che, sebbene la motorizzazione di massa sarebbe avvenuta nei tardi anni '50, grazie alla "Nuova 500" e alla "600", si stava iniziando a vendicchiare parecchio.
Il problema era sempre quello, presente anche ai giorni nostri: in pochi si possono permettere di staccare un assegno che copra l'intero costo dell'auto.
Il vulcanico Sen. Agnelli (non Gianni, quello con la "evve" moscia, ma il di lui nonno) inizio' a meditare il da farsi.

Allora, come sempre, gli Agnelli erano sempre dalla parte di chi comandava. Se i vari Gianni, Umberto e Susanna degli ultimi del secolo scorso erano filo DC, filo Repubblicani, filo Centrosinistra ecc. ecc., il loro Nonno, era - ovviamente -allineato a destra.
Alla destra dell'epoca, cioè al fascismo.
Subornato da qualche capo contabile decise che la soluzione, per incrementare le vendite, era iniziare a piazzare le auto a rate.
Già, ma come fare in caso di cattivi pagatori???
Semplice, si va da Benito e gli si chiede (Regio Decreto 1814 del 1927, ancora in vigore....) di trasformare la natura giuridica dell'auto da semplice bene mobile (per cui il possesso vale titolo come per un frigorifero piuttosto che un orologio a pendolo) in bene mobile registrato per il quale la proprietà debba essere dimostrata e dimostrabile.
Tutto questo stratagemma -cioè registrare i veicoli -permetteva di poter iscrivere su di essi dei "diritti reali di garanzia". In altre parole, di ipotecarli, garantendo al creditore (di solito la finanziaria di casa Agnelli -la SAVA ) la possibilità di rivalersi sul bene in caso di morosità del debitore.
Per fare cio' vennero costituiti in ogni Provincia del Regno i Pubblici Registri Automobilistici e ne venne accordata la gestione all'Automobile Club d'Italia.

Tutto qua: si è trattato, in buona sostanza di una proto-legge ad personam , il primo dei tanti favori che la nota famiglia torinese ha preteso e avuto da chi, nei diversi momenti storici del Paese, aveva in mano le leve del vapore.

P.s. Niente da criticare al PRA e all'ACI (che mi danno da mangiare.... :oops:) .
Fa specie, però, sapere che certi comportamenti al limite del licenzioso e del ricattatorio, in Italia sono stati sempre tollerati ed incoraggiati, e sempre lo saranno.:(
 
Grande Spiri
Questa e storia!!!
 
Grazie Spiri, molto interessante =D
 
Premetto che non rispondo perchè dubito di quanto Spiri ha spiegato, peraltro benissimo.

Ma una cosa è la teoria, un'altra ciò che accade. Chiedo se qualcuno sia mai stato in auto in Ucraina e se, magari, ci sia stato passando per dogane diverse (in pratica, qualcosa di diverso da Chop o Berehove).

La logica vorrebbe, al di là dei fatti storici, che un documento scritto in italiano non abbia alcuna valenza laddove non vi siano accordi bilaterali tra i due Paesi per i quali anche la lingua italiana possa essere considerata valida. Non è sicuramente il caso dell'Ucraina, quindi il Certificato Di Proprietà dovrebbe valere quanto un pezzetto di carta scottex.

Eppure viene sistematicamente richiesto.
Non mi sto riferendo a eventuali abusi alla ricerca di piccole somme pur di snellire le procedure, bensì a una prassi alla quale non sono mai scampato, in particolar modo ai valichi di Reni e Bolgrad.

Esattamente come possono venir contestate patenti con la data di scadenza prorogata dal nostro caro adesivo.
Ripeto, non metto in dubbio Spiridione che anzi ringrazio per le informazioni postate.

Aggiungo una cosa: riguardo il fatto che nessun altro Paese in Europa abbia un documento equivalente al nostro non ho motivo nè di dubitare nè di andare a verificare, che non esista nei paesi extra Schengen invece mi permetto di contraddire.
Come scritto sopra
Non serve più per la circolazione, ma solo per "disporre" giuridicamente del veicolo (venderlo, rottamarlo, iscriverci vincoli o diritti reali di garanzia).
Sai che in Ucraina fino all'anno scorso era necessaria una 'delega a condurre'? Mi riferisco a un atto notarile, per poter guidare un'auto intestata a terzi.
Ho famiglia lì, tanto per capirci: auto intestata al marito, la moglie non la tocca(va) :D senza delega a condurre. Va da sè che per poter produrre una delega con atto notarile, il certificato di proprietà sia necessario.

Questa normativa è stata modificata nell'ultimo anno, prima con la possibilità di guidare auto non intestata a condizione che il proprietario fosse a bordo, successivamente eliminando del tutto la restrizione.

Pochi giorni fa è stato ratificato un accordo bilaterale tra i due Paesi per il riconoscimento della patente ucraina in Italia (mi scuso per il linguaggio poco tecnico, non ho avuto ancora modo di leggere i dettagli ma per certo c'è la possibilità per un cittadino ucraino (non residente in italia, ovviamente) di guidare su territorio italiano senza bisogno di traduzione legalizzata della patente ucraina e senza la patente internazionale.
La patente italiana invece è già da anni sufficiente per guidare su territorio ucraino.
 
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