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Veramente l'acqua distillata a livello del mare teoricamente bolle a 100 °C.
L'acqua di rubinetto, poichè contiene impurità, bolle a temperatura oltre i 100 °C.
L'acqua contenuta in un circuito pressurizzato come quello del motore bolle oltre i 110 °C e più se a questa viene aggiunta la corretta quantità di liquido per circuiti di raffreddamento anche questo limite viene superato.
Comunque sono del parere della concessionaria, aggiungere uno o due bicchieri d'acqua di rubinetto non pregiudica alcunchè.
Se però l'aggiunta è sistematica, allora diventa patologica e bisogna indagare dove il liquido fuoriesce.
In realtà in un circuito chiuso (o meglio, a vaso chiuso) il cambio di stato non avviene mai, nemmeno se porti l'acqua a 200 gradi.
Il problema è che superando i 100 gradi centigradi le molecole d'acqua "vorrebbero" trasformarsi in vapore ma la "costrizione" del vaso chiuso glielo impediscono (mi scuso con i miei prof di Fisica, il concetto è ovviamente molto semplificato).
Il problema è che la pressione superati i 100 gradi aumenta in modo esponenziale, per cui ad un certo punto il circuito da qualche parte cederà.
Appena si aprirà una falla istantaneamente l'acqua a oltre 100 gradi a contatto con l'aria ed a pressione atimosferica si trasformerà istantaneamente in vapore producendo, nel migliore dei casi, un geiser bollente terrificante, nel peggiore la frattura si estenderà quasi istantaneamente e provocherà un'esplosione.
Detto questo, meglio tornare a pensare al rabbocco dell'olio, che pare meno pericoloso.