Riporto un articolo molto illuminante circa l'argomento M+S o Invernali
Con l’inverno alle porte si torna a parlare di pneumatici invernali, un argomento che non è mai stato d’attualità come quest'anno in virtù della recente decisione della Provincia di Milano di introdurre per la prima volta in Italia l'obbligo di utilizzare gli pneumatici invernali a prescindere dalle condizioni meteorologiche. Il provvedimento è reso possibile dalla modifica all'articolo 6 del nuovo Codice della Strada e quindi non è limitato alla provincia meneghina, ma può essere adottato da altre amministrazioni locali. In teoria sarebbe un passo avanti per la sicurezza stradale ma, come accade ogni volta che si introduce un nuovo obbligo, non mancano le polemiche, un po' per la spesa che gli automobilisti dovranno affrontare e un po' per alcuni aspetti concreti che le norme non spiegano. Cerchiamo dunque di fare chiarezza spiegando i vantaggi reali dello pneumatico invernale e analizzando tutti gli aspetti pratici per capire come e quando è utile acquistarli per aumentare la sicurezza di guida a prescindere da quanto previsto dal Codice della Strada.
GLI PNEUMATICI INVERNALI
Bisogna innanzitutto sfatare un luogo comune: gli pneumatici invernali - anche detti lamellari, da neve o termici - non servono solo quando si viaggia su strade innevate. Questo tipo di pneumatico, grazie alle proprietà della mescola a base di silice, alla struttura specifica e al disegno del battistrada caratterizzato da incavi più profondi e dalle “lamelle”, migliora sensibilmente l’aderenza dei veicolo ogni qualvolta la temperatura ambientale scende al di sotto dei 7° C ed indipendentemente dalle condizioni del fondo stradale. Nei mesi più freddi dell’anno gli pneumatici invernali garantiscono pertanto una maggiore aderenza, a prescindere dalla presenza di neve o ghiaccio sull'asfalto. Rispetto ad un pneumatico estivo, gli spazi di frenata si riducono del 20% se l’asfalto è asciutto, del 30 quando è bagnato e fino al 50% quando è ricoperto di neve.
Come si riconoscono - Gli pneumatici invernali si riconoscono dal fiocco di neve incastonato in una montagna stilizzata sulla spalla, ovvero sul fianco esterno dello pneumatico dove sono riportati le varie caratteristiche dello stesso. Diffidate da chi prova a spacciarvi per “invernale” uno pneumatico privo di questo simbolo.
Le M+S non sono vere invernali - Un errore frequente è quello di confondere le gomme M+S (o "MS", "M/S", "M-S", "M&S") per degli pneumatici invernali. Tali coperture, montate spesso sui SUV e crossover degli ultimi anni, sono in grado di offrire prestazioni migliori su fondi viscidi rispetto a gomme tradizionali, ma non sono paragonabili a delle coperture invernali per il livello di aderenza garantito su strada. La contraddizione è normativa: l’attuale Codice della Strada equipara infatti le M+S alle invernali. Chi monta quindi delle M+S è esonerato dagli eventuali obblighi di viaggiare con catene a bordo piuttosto che di montare degli pneumatici invernali. Sappiate però che ai fini della vostra sicurezza non sono affatto la stesso cosa.
Quanto costano - Una gomma invernale costa in media un 20% in più rispetto ad un pneumatico estivo di pari misura e caratteristiche (a ridosso dell'inverno i prezzi poi possono lievitare ulteriormente o comunque si riduce la scontistica). Il costo varia da marchio a marchio, ma vi consigliamo di non economizzare mai troppo perché il prezzo è direttamente proporzionale alle qualità tecniche delle gomma e quindi alla sicurezza di guida.
I costi nascosti - Nel budget bisogna considerare due ulteriori voci di costo: il montaggio, l'eventuale costo di un altro set di cerchi e, se non avete spazio in cantina, lo stoccaggio delle gomme non in uso. Il costo del montaggio sarà più o meno elevato a seconda che abbiate un secondo set di cerchi a disposizione. Cambiare le gomme sullo stesso cerchio è infatti un’operazione più lunga e richiede la successiva operazione convergenza ed equilibratura dello pneumatico. Bisogna mettere in conto una cifra compresa fra i 10 ed i 20 euro a gomma. Il costo dello stoccaggio è mediamente compreso fra i 20 ed i 30 euro ogni sei mesi (cioè ad ogni cambio di stagione). Si può pagare qualcosa in più per il deposito di pneumatici particolarmente grossi, come quelli dei SUV sportivi.
Dove si comprano - Oltre che dai gommisti, da qualche anno gli pneumatici sono in vendita anche nei supermercati dove i prezzi sono generalmente più convenienti, ma non includono né il montaggio, né la consulenza di personale esperto. Informatevi bene quindi e se non siete sicuri, evitate marchi sconosciuti. Un altro canale in forte sviluppo è quello di internet: esistono diversi siti attraverso i quali è possibile comprare online le gomme per riceverle direttamente a casa o presso un gommista convenzionato.
Qualche preventivo - Abbiamo scelto a campione una decina di gommisti nell'area di Milano e provincia, per stabilire in concreto quanto può costare un treno di pneumatici termici all'automobilista lombardo. La spesa dipende evidentemente dall’auto che si possiede e dal marchio delle gomma. Scegliendo un brand fra quelli più conosciti, per una Fiat Grande Punto ci hanno chiesto 390 euro per quattro coperture di misura 175/65 R15, mentre il preventivo per una BMW X3 sale a 980 euro per un treno di gomme 225/60 R17. Non si va molto lontani da questa cifra con una station wagon di taglia medio-grande come la Ford Mondeo: quattro termiche 235/45 R17 costano 930 euro, mentre per un’auto di segmento C molto diffusa come la Volkswagen Golf la spesa si aggira intorno ai 620 euro per un treno di 205/55 R16. Scegliendo marchi di provenienza orientale si può risparmiare fino al 40%, ma è difficile ottenere la stesso livello di prestazioni, intese anche come durata dello pneumatico.
Con le invernali consumate meno le estive - Nell'analisi di questi costi, ricordatevi che acquistando ed utilizzando degli pneumatici invernali aumenterete almeno del 40% la vita utile del treno di gomme estive.
Una raccomandazione - La legge consente erroneamente la possibilità di montare gli pneumatici invernali anche sulle sole ruote motrici. E’ invece opportuno averli su tutte e quattro le ruote per evitare un comportamento sbilanciato dell’auto.
LE CATENE
Per il Codice l'alternativa all'uso delle gomme termiche sarebbe quello di viaggiare con le catene da neve a bordo. L’equiparazione normativa non ha molto senso, perché le catene sono dei dispositivi d'emergenza, da montare (con tutti i disagi connessi) solo nel caso in cui vi sia un certo strato di neve o ghiaccio sulla sede stradale, perché altrimenti i danneggiano facilmente. E poi le catene costringono ad andature inferiori ai 50 km/h. Lo dice il Codice ma anche il buonsenso, perché nel caso si sganciassero, anche parzialmente, potrebbero danneggiare gravemente la meccanica della vostra auto e le auto che vi seguono.
Diversi tipi - Le catene si applicano sulle ruote motrici, quindi su una 4x4 vanno montate su tutte le ruote. Ne esistono diverse tipologie: a “rombo” (ottima tenuta e facilità di montaggio), a "Y"(costano poco e sono abbastanza efficaci), a scala (stanno scomparendo, perché per montarle bisogna spostare la macchina).
Spesso non si possono montare - Il problema è che su molte vetture moderne caratterizzate da grandi cerchi in lega, le catene non si possono utilizzare. Parliamo delle automobili cosiddette “non catenabili” per via dello spazio ridotto tra la gomma e passaruota. Per capire se il Costruttore della vostra auto ammette l’uso delle catene dovete controllare il libretto di circolazione. Per le vetture non catenabili l'alternativa alle gomme invernali sono i cosiddetti ragni in materiale plastico, che assolvono alla stessa funzione delle catene. Sono molto facili da montare perché normalmente si ancorano al mozzo della ruota.
Quanto costano - Il range di prezzi per un set di catene è piuttosto ampio e va dai 30 a 150 euro a seconda dei marchi e delle tipologie che abbiamo descritto. Il mercato mette oggi a disposizione molti prodotti "made in China" a prezzo stracciato, ma trattandosi di un accessorio sottoposto a forti stress meccanici e dal quale può dipendere l'uscita o meno da una situazione difficile meglio seguire il detto "chi più spende meno spende". L'importante è che siano omologate e che sulle catene stesse e sulla confezione siano riportate le sigle CUNA NC 178-01 oppure ON - V 5117.
Decisamente superiore il prezzo dei ragni: fino a 500 euro.
GLI ALTRI EQUIPAGGIAMENTI
Esistono altri equipaggiamenti che assolvono in parte la funzione degli pneumatici invernali o delle catene. Molti lettori avranno sentito parlare delle cosiddette “calze” o “autosock", ovvero delle reti in materiale elastico con cui si rivestono le ruote motrici. Sono facili da installare, efficaci per far guadagnare trazione all’auto in caso di neve, ma non sono riconosciute dal Codice della Strada e quindi si possono usare solo in caso di emergenza. Anche perché a contatto con l'asfalto si lacerano in fretta. Un altro dispositivo non omologato sono le catene spray o liquide, delle composizioni chimiche di consistenza schiumosa o collosa da applicare sul battistrada. Costano molto poco, ma si dissolvono dopo poco chilometri e non sono comunque riconosciute dal Codice della Strada.
COSA DICE LA LEGGE
La normativa del Codice della Strada sul tema degli pneumatici invernali e, più in generale, sugli equipaggiamenti che migliorano l'aderenza del veicolo su fondi a scarsa aderenza, è molto vaga e lacunosa. Gli articoli 6 e 7 si limitano a prevedere l'obbligatorietà di "mezzi antisdrucciolevoli o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio" quando lo stabiliscono le autorità e/o gli enti proprietari delle strade. L'obbligo di pneumatici invernali o catene deve essere segnalato tramite l’apposito segnale su sfondo blu (il disegno della gomma catenata), mentre l'obbligo di catene a bordo o gomme invernali montate, va segnalato mediante un altro cartello. In caso di violazione, si incorre in una sanzione pecuniaria di 78 euro. Se si prosegue il viaggio nonostante una precedente intimazione a mettersi in regola è prevista una seconda multa da 78 euro e la decurtazione di 3 punti della patente. In condizioni estreme le forze dell'ordine potrebbero impedervi di proseguire la marcia.
Autore: Daniele Pizzo
Data: 1 novembre 2010