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Centralina aggiuntiva CR3 - Rimappature

Anakin ha scritto:
ultimo aggiornamento con CR3 pos. 8: 7.9 lt x 100Km!
Verificato al rifornimento!
Beh! La differenza minima con quanto ho rilevato io (11,11 km/l e 12.65 km/l) credo sia dovuta ai differenti percorsi e ai diversi "piedi" :lol:
 
misterdigex ha scritto:
Anakin ha scritto:
ultimo aggiornamento con CR3 pos. 8: 7.9 lt x 100Km!
Verificato al rifornimento!
Beh! La differenza minima con quanto ho rilevato io (11,11 km/l e 12.65 km/l) credo sia dovuta ai differenti percorsi e ai diversi "piedi" :lol:

Sicuramente... Ultimamente e nel mese di agosto ho percorso solo strade a scorrimento veloce e mai urbano!
 
gratta ha scritto:
RikyRoby ha scritto:
In autostrada:
100km fatti a 90Kmh fissato con il cruise control : 4.8l/100Km
100km fatti a 130Kmh fissato con il cruise control : 6.8l/100Km

:roll:

Decisamente ottimistico il computer di bordo...
Mi sembra davvero improbabile fare 21 km al litro col bestione...

Direi che il serbatoio da ragione al computerino pero' :)
Considera che le prove le ho fatte come scritto, velocita' fissata e mai variata per 100km.
Ora sto facendo lo stesso sul misto cittadino, stradine di paese e poca superstrada, velocita' naturalmente non fissata, vediamo cosa succede :)
 
Alcune considerazioni.

Sicuramente gli automobilisti più attenti e appassionati avranno notato che sulla carta di circolazione delle auto più recenti, sui relativi depliant e negli articoli delle riviste di settore, vengono riportati tre diversi valori di consumo di carburante (espresso in litri / 100 km) : consumo nel ciclo urbano, extraurbano e misto o combinato.

Questi dati vengono rilevati in base a precise normative CEE che tutti i costruttori sono tenuti a rispettare in sede di omologazione, per motivi di uniformità.

Tuttavia, pochi conoscono esattamente le rigide e forse poco realistiche procedure in base alle quali vengono ottenuti i valori di consumo medio ufficializzati dalle Case automobilistiche. Tale “non conoscenza” crea spesso malintesi, false aspettative e talvolta contenziosi fra clienti e venditori, con l’eventuale coinvolgimento del costruttore.

Di fatto, gli utilizzatori, che prendono come riferimento ufficiale i dati dichiarati dalle Case, non hanno la possibilità pratica di effettuare una precisa e rigorosa prova di consumo né, tanto meno, possono riprodurre fedelmente la metodologia e le condizioni ideali che andremo ad analizzare. I computer di bordo, se presenti, forniscono i valori del consumo istantaneo e medio con tolleranza più che accettabile. Tuttavia il primo è significativo solo se rilevato a velocità costante, mentre il secondo è fortemente influenzato dal rilevamento su una percorrenza variegata e lunga (in altri termini, è consigliabile azzerare il computer e fare il controllo su un percorso breve ed uniforme).

Come si effettuano i test di ciclo urbano ed extraurbano, incredibilmente lontani dalla realtà


E’ fondamentale precisare che i vari test di consumo carburante vengono effettuati in laboratorio, con una vettura campione che abbia percorso almeno 3000 km (quindi già rodata), montata su un banco prova a rulli, in ambiente a temperatura controllata (20°C) e pressione atmosferica prestabilita di 1000 mbar (esistono comunque parametri di correzione).

Il veicolo in esame deve essere dotato di pneumatici forniti di serie, con il solo guidatore (max 75 kg) a bordo e viene simulato un percorso urbano standard, adottando uno stile di guida molto “tranquillo”, specie se raffrontato alla tipica guida “all’italiana” in città ed alle critiche condizioni di traffico dei nostri centri urbani.

Anche il percorso extraurbano segue analoga filosofia “risparmiosa”, con una sola puntata brevissima a 120 km/h. Insomma, tutt’altra faccenda rispetto alla guida veloce degli utenti più sportivi, incuranti dei severi limiti di velocità. L’attuale test di consumo carburante rispetta la direttiva UE 1999/100 CE che prevede una procedura assai diversa dalla precedente direttiva CEE 80/1268 che stabiliva invece rilevamenti a velocità costanti (90 e 120 km/h).

La simulazione del ciclo urbano prescrive una prova della durata di 195 sec (3 min e 25 sec), con partenza a motore freddo, due soste intermedie di qualche secondo con motore al minimo (simulazione dei semafori) ed una sola puntata a 50 km/h. La velocità media risultante è di 19 km/h.

Come già detto, si parte da fermo; evitando brusche accelerazioni si raggiungono i 15 km/h per poi decelerare fino a fermarsi con motore in moto. Dopo alcuni secondi, nuova partenza per raggiungere in modo molto progressivo e con uso del cambio, 30 km/h da mantenere per qualche secondo per poi decelerare nuovamente e fermarsi.
Nuova ripartenza con graduale ripresa fino a 50 km/h , quindi decelerazione fino a 30 km/h, poi decelerare ulteriormente fino all’arresto del veicolo.

Tale ciclo deve essere ripetuto, con le stesse modalità, per 4 volte prima di passare al test del consumo extraurbano che si effettua con la seguente procedura.

Velocità media 63 km/h (?!) durata del test 400 sec (7 min e 6 sec). Graduale partenza da fermo e con uso del cambio, si raggiungono i 70 km/h da mantenere per qualche secondo per poi decelerare fino a 50 km/h.

Riprendere velocità fino a 70 km/h, dopo qualche secondo riprendere fino a 100 km/h. Dopo qualche sec puntata fino a 120 km/h, poi decelerare decisamente fino all’arresto del veicolo. Il valore del consumo combinato (o misto) non è altro che la media tra il consumo urbano e quello extraurbano.


La prova del percorso urbano viene ripetuta 4 volte prima di passare al test del consumo extraurbano. La durata complessiva della prova è di 1180 sec (20 min e 6 sec).
Le due soste previste dal ciclo urbano durano solo pochi secondi.
Siamo ben lontani dalle situazioni che caratterizzano il pesante traffico urbano delle nostre città!

Anche i test sulle emissioni auto sono quindi irrealistici


Vale la pena ricordare che tali cicli di prove vengono utilizzati, con le stesse modalità, anche per verificare, in sede di omologazione, le emissioni allo scarico. Da quanto esposto, è facilmente intuibile che le condizioni estremamente ideali realizzate al banco prova in sede ufficiale non sono assolutamente riproducibili nell’uso pratico di tutti i giorni, su strade aperte al traffico.

Inoltre, lo stile di guida del singolo guidatore è una variabile sempre presente nella realtà, quindi i valori di consumo saranno comunque diversi anche a parità di veicolo e di percorso. Ne consegue che i consumi di carburante ottenibili nell’uso pratico su strada saranno inevitabilmente più alti rispetto a quelli ufficiali.


Il dato più avvicinabile è quello relativo al ciclo combinato, se il guidatore avrà l’accortezza (e la pazienza) di percorrere brevi tratti stradali in piano, a velocità costante, con una vettura dotata di computer di bordo da cui rilevare il consumo istantaneo e quello medio.


Occhio alla climatizzazione e all'aerodinamica


Un altro elemento negativo ai fini del consumo che spesso gli automobilisti ignorano o sottovalutano è l’uso del climatizzatore, ormai pressoché generalizzato sulle vetture di attuale produzione.

Un normale impianto di A/C assorbe circa 5-6 CV di potenza (e sulle piccole cilindrate si sentono!), con conseguente aumento del consumo di carburante.

Naturalmente, nei test di omologazione descritti il climatizzatore resta escluso, così come qualsiasi altro accessorio o servizio che possa influenzare negativamente il consumo di carburante.

Altri elementi assenti nelle prove al banco, a tutto vantaggio del risultato, sono il vento e la resistenza aerodinamica del veicolo (che resta immobile). Nella marcia su strada, la sezione frontale del veicolo e un Cx sfavorevole incidono pesantemente sui consumi.

Nel corso dei test al banco prova si possono usare dispositivi addizionali esterni di raffreddamento ad aria (ventilatori) al fine di mantenere le condizioni di funzionamento e la temperatura del refrigerante e dei lubrificanti entro i limiti previsti, ma che non influiscono sui consumi.

Grazie all’evoluzione tecnologica, in 30 anni il consumo di carburante delle vetture di normale produzione si è ridotto del 20- 25%, nonostante l’introduzione di molti servizi aggiuntivi, servomeccanismi e dispositivi anti-inquinamento sfavorevoli ai fini del consumo (vedi catalizzatore, climatizzatore e più di recente il FAP) e l’ aumento delle dimensioni (quindi del peso) delle vetture.

A proposito di peso, giova ricordare che un sovrappeso di 100 kg provoca un aumento del consumo pari a circa 1 L/100 km o poco meno nel migliore dei casi.
 
RikyRoby ha scritto:
In autostrada:
100km fatti a 90Kmh fissato con il cruise control : 4.8l/100Km
100km fatti a 130Kmh fissato con il cruise control : 6.8l/100Km

100Km in stradine di paese con pochissima superstrada: 8.6l/100Km

Sono contento :)
 
Re: Alcune considerazioni.

Shiver01 ha scritto:
Sicuramente gli automobilisti più attenti e appassionati avranno notato che sulla carta di circolazione delle auto più recenti, sui relativi depliant e negli articoli delle riviste di settore, vengono riportati tre diversi valori di consumo di carburante (espresso in litri / 100 km) : consumo nel ciclo urbano, extraurbano e misto o combinato.

Questi dati vengono rilevati in base a precise normative CEE che tutti i costruttori sono tenuti a rispettare in sede di omologazione, per motivi di uniformità.

Tuttavia, pochi conoscono esattamente le rigide e forse poco realistiche procedure in base alle quali vengono ottenuti i valori di consumo medio ufficializzati dalle Case automobilistiche. Tale “non conoscenza” crea spesso malintesi, false aspettative e talvolta contenziosi fra clienti e venditori, con l’eventuale coinvolgimento del costruttore.

Di fatto, gli utilizzatori, che prendono come riferimento ufficiale i dati dichiarati dalle Case, non hanno la possibilità pratica di effettuare una precisa e rigorosa prova di consumo né, tanto meno, possono riprodurre fedelmente la metodologia e le condizioni ideali che andremo ad analizzare. I computer di bordo, se presenti, forniscono i valori del consumo istantaneo e medio con tolleranza più che accettabile. Tuttavia il primo è significativo solo se rilevato a velocità costante, mentre il secondo è fortemente influenzato dal rilevamento su una percorrenza variegata e lunga (in altri termini, è consigliabile azzerare il computer e fare il controllo su un percorso breve ed uniforme).

Come si effettuano i test di ciclo urbano ed extraurbano, incredibilmente lontani dalla realtà


E’ fondamentale precisare che i vari test di consumo carburante vengono effettuati in laboratorio, con una vettura campione che abbia percorso almeno 3000 km (quindi già rodata), montata su un banco prova a rulli, in ambiente a temperatura controllata (20°C) e pressione atmosferica prestabilita di 1000 mbar (esistono comunque parametri di correzione).

Il veicolo in esame deve essere dotato di pneumatici forniti di serie, con il solo guidatore (max 75 kg) a bordo e viene simulato un percorso urbano standard, adottando uno stile di guida molto “tranquillo”, specie se raffrontato alla tipica guida “all’italiana” in città ed alle critiche condizioni di traffico dei nostri centri urbani.

Anche il percorso extraurbano segue analoga filosofia “risparmiosa”, con una sola puntata brevissima a 120 km/h. Insomma, tutt’altra faccenda rispetto alla guida veloce degli utenti più sportivi, incuranti dei severi limiti di velocità. L’attuale test di consumo carburante rispetta la direttiva UE 1999/100 CE che prevede una procedura assai diversa dalla precedente direttiva CEE 80/1268 che stabiliva invece rilevamenti a velocità costanti (90 e 120 km/h).

La simulazione del ciclo urbano prescrive una prova della durata di 195 sec (3 min e 25 sec), con partenza a motore freddo, due soste intermedie di qualche secondo con motore al minimo (simulazione dei semafori) ed una sola puntata a 50 km/h. La velocità media risultante è di 19 km/h.

Come già detto, si parte da fermo; evitando brusche accelerazioni si raggiungono i 15 km/h per poi decelerare fino a fermarsi con motore in moto. Dopo alcuni secondi, nuova partenza per raggiungere in modo molto progressivo e con uso del cambio, 30 km/h da mantenere per qualche secondo per poi decelerare nuovamente e fermarsi.
Nuova ripartenza con graduale ripresa fino a 50 km/h , quindi decelerazione fino a 30 km/h, poi decelerare ulteriormente fino all’arresto del veicolo.

Tale ciclo deve essere ripetuto, con le stesse modalità, per 4 volte prima di passare al test del consumo extraurbano che si effettua con la seguente procedura.

Velocità media 63 km/h (?!) durata del test 400 sec (7 min e 6 sec). Graduale partenza da fermo e con uso del cambio, si raggiungono i 70 km/h da mantenere per qualche secondo per poi decelerare fino a 50 km/h.

Riprendere velocità fino a 70 km/h, dopo qualche secondo riprendere fino a 100 km/h. Dopo qualche sec puntata fino a 120 km/h, poi decelerare decisamente fino all’arresto del veicolo. Il valore del consumo combinato (o misto) non è altro che la media tra il consumo urbano e quello extraurbano.


La prova del percorso urbano viene ripetuta 4 volte prima di passare al test del consumo extraurbano. La durata complessiva della prova è di 1180 sec (20 min e 6 sec).
Le due soste previste dal ciclo urbano durano solo pochi secondi.
Siamo ben lontani dalle situazioni che caratterizzano il pesante traffico urbano delle nostre città!

Anche i test sulle emissioni auto sono quindi irrealistici


Vale la pena ricordare che tali cicli di prove vengono utilizzati, con le stesse modalità, anche per verificare, in sede di omologazione, le emissioni allo scarico. Da quanto esposto, è facilmente intuibile che le condizioni estremamente ideali realizzate al banco prova in sede ufficiale non sono assolutamente riproducibili nell’uso pratico di tutti i giorni, su strade aperte al traffico.

Inoltre, lo stile di guida del singolo guidatore è una variabile sempre presente nella realtà, quindi i valori di consumo saranno comunque diversi anche a parità di veicolo e di percorso. Ne consegue che i consumi di carburante ottenibili nell’uso pratico su strada saranno inevitabilmente più alti rispetto a quelli ufficiali.


Il dato più avvicinabile è quello relativo al ciclo combinato, se il guidatore avrà l’accortezza (e la pazienza) di percorrere brevi tratti stradali in piano, a velocità costante, con una vettura dotata di computer di bordo da cui rilevare il consumo istantaneo e quello medio.


Occhio alla climatizzazione e all'aerodinamica


Un altro elemento negativo ai fini del consumo che spesso gli automobilisti ignorano o sottovalutano è l’uso del climatizzatore, ormai pressoché generalizzato sulle vetture di attuale produzione.

Un normale impianto di A/C assorbe circa 5-6 CV di potenza (e sulle piccole cilindrate si sentono!), con conseguente aumento del consumo di carburante.

Naturalmente, nei test di omologazione descritti il climatizzatore resta escluso, così come qualsiasi altro accessorio o servizio che possa influenzare negativamente il consumo di carburante.

Altri elementi assenti nelle prove al banco, a tutto vantaggio del risultato, sono il vento e la resistenza aerodinamica del veicolo (che resta immobile). Nella marcia su strada, la sezione frontale del veicolo e un Cx sfavorevole incidono pesantemente sui consumi.

Nel corso dei test al banco prova si possono usare dispositivi addizionali esterni di raffreddamento ad aria (ventilatori) al fine di mantenere le condizioni di funzionamento e la temperatura del refrigerante e dei lubrificanti entro i limiti previsti, ma che non influiscono sui consumi.

Grazie all’evoluzione tecnologica, in 30 anni il consumo di carburante delle vetture di normale produzione si è ridotto del 20- 25%, nonostante l’introduzione di molti servizi aggiuntivi, servomeccanismi e dispositivi anti-inquinamento sfavorevoli ai fini del consumo (vedi catalizzatore, climatizzatore e più di recente il FAP) e l’ aumento delle dimensioni (quindi del peso) delle vetture.

A proposito di peso, giova ricordare che un sovrappeso di 100 kg provoca un aumento del consumo pari a circa 1 L/100 km o poco meno nel migliore dei casi.

Interessante... E pensare che da altre fonti i consumi sono effettuati con il motore a banco, ossia senza il corpo vettura, in cabine predisposte per ripristinare le ideali condizioni di funzionamento... Oppure con simulazioni al computer...
Se pensate solo che una casa come Ducati raggiunge risultati come le big japponesi nel motomondiale risparmiando sulla sperimentazione reale, ed investendo totalmente lo sviluppo in quella virtuale... :shock:
 
RikyRoby ha scritto:
Direi che il serbatoio da ragione al computerino pero' :)
Considera che le prove le ho fatte come scritto, velocita' fissata e mai variata per 100km.
Ora sto facendo lo stesso sul misto cittadino, stradine di paese e poca superstrada, velocita' naturalmente non fissata, vediamo cosa succede :)

In fin della fiera quanto fai coi 75 litri del pieno? 1500 km (secondo il tuo computerino dovrebbe essere così...)? :shock:
 
gratta ha scritto:
RikyRoby ha scritto:
Direi che il serbatoio da ragione al computerino pero' :)
Considera che le prove le ho fatte come scritto, velocita' fissata e mai variata per 100km.
Ora sto facendo lo stesso sul misto cittadino, stradine di paese e poca superstrada, velocita' naturalmente non fissata, vediamo cosa succede :)

In fin della fiera quanto fai coi 75 litri del pieno? 1500 km (secondo il tuo computerino dovrebbe essere così...)? :shock:

Se percorressi una strada lunga 1500km a 90Km orari... si la faresti con un pieno :)
Ma che ragionamento e' scusa ???
Comunque nel misto cittadino, strade di paese, semafori, rotonde etc... si e' attestata sugli 8.2l/100Km
 
Per Anakin: tempo addietro mi hai consigliato di percorrere almeno 15.000 km prima vitaminizzarre la Santa con la CR3. Ma questi km li percorro in almeno due anni (per lavoro faccio circa 45.000 km all'anno con una punto 1.3 MJ ). Credi davvero che sia dannoso metterla prima? Leggendo i commenti di chi la usa già, penso proprio di non poter resistere a lungo alla tentazione!!!
 
Otto58 ha scritto:
Per Anakin: tempo addietro mi hai consigliato di percorrere almeno 15.000 km prima vitaminizzarre la Santa con la CR3. Ma questi km li percorro in almeno due anni (per lavoro faccio circa 45.000 km all'anno con una punto 1.3 MJ ). Credi davvero che sia dannoso metterla prima? Leggendo i commenti di chi la usa già, penso proprio di non poter resistere a lungo alla tentazione!!!

Dannoso non direi assolutamente... E' soltanto un'accorgimento da un "fissato" come il sottoscritto per dare modo a tutte le parti in movimento del motore, di uniformarsi al meglio...
E' ovvio che potrebbe essere un'accortezza in più, che nel tuo caso può essere un peccato veniale...
Quanti km riporta attualmente la tua Santa? :book:
 
Otto58 ha scritto:
Per Anakin: tempo addietro mi hai consigliato di percorrere almeno 15.000 km prima vitaminizzarre la Santa con la CR3. Ma questi km li percorro in almeno due anni (per lavoro faccio circa 45.000 km all'anno con una punto 1.3 MJ ). Credi davvero che sia dannoso metterla prima? Leggendo i commenti di chi la usa già, penso proprio di non poter resistere a lungo alla tentazione!!!
io lo messa su a circa 10000 anchio stesso problema con seconda vettura
 
Attualmente i km sono ancora pochini, 3700 per la precisione :(
 
Otto58 ha scritto:
Attualmente i km sono ancora pochini, 3700 per la precisione :(

Vabbè, aspetta almeno i 5.000 Km... Comunque se vuoi a pari condizioni ti posso dare la mia SF in cambio della tua, così ti ritrovi già il motore bello sciolto a 38.000 Km, e la CR3... :shock: :lol:
 
Ok, dammi il tempo di valutare la tua proposta, anche se così... a naso non mi sembra conveniente! :roll:
 
Otto58 ha scritto:
Ok, dammi il tempo di valutare la tua proposta, anche se così... a naso non mi sembra conveniente! :roll:

Sarà ma dopo la Tucson silver precedente volevo fare la Santa nera come la tua, ma poi la Signora Anakin ha insistito e... Sapete come vanno certe cose no??
A casa sono io che comando... Mia moglie decide soltanto... :shock: :lol:
 
Chip ProRace

delle CR3 di HT e altro ,si è detto di tutto e di piu', vogliamo aprire una discussione su questa : RaceChip PRO di [http://www.racechip.de/]

Io l'ho appena montata, e vi dico che settata a +20% dalla Casa, e finche mai.
Vi dico che ho ancora un margine di +10% .
Il Chip ha 19 combinazioni !

Il PRO lo danno per 193 CV !!!
 
Non ci crederai ma a me è successo esattamente il contrario: io volevo (avrei voluto) la silver, mentre mia moglie + le mie figlie hanno deciso per la nera :( Comunque, ritornando alla CR3, credo che intorno ai 7.500 Km provvederò in tal senso.
 
ciao a tutti, vorrei montare un modulo aggiuntivo sulla mia SantaFe - Marzo 2006 - 2.2 CRDi VGT Dinamic Top 5p., vorrei qualche consiglio. Ciao Grazie
 
riccio1972 ha scritto:
ciao a tutti, vorrei montare un modulo aggiuntivo sulla mia SantaFe - Marzo 2006 - 2.2 CRDi VGT Dinamic Top 5p., vorrei qualche consiglio. Ciao Grazie

Sei hai la pazienza di leggerti tutte le 63 pagine del tread ne troverai molti...
Ciao
 
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