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Si.
La soluzione era (anche se non pretendo di avere il dono della scienza infusa...) NON chiudere i voli diretti, permettendo così un migliore monitoraggio degli accessi, chiedere (grazie ai voli diretti) la collaborazione delle Autorità agli scali di partenza, thermoscan e, certo, quarantena.
Ora, ammenocchè gli altri Paesi non ci stiano nascondendo i loro dati di contagio, e tenuto conto che dalla Cina ci si sposta da e per mezzo Mondo e forse più, come spieghi, ad esempio, i due casi in Spagna?
Vabè se non chiudevano i voli diretti avremmo detto che era meglio chiuderli...
Piuttosto ci si è concentrati sulla sindrome da cinese, sui prodotti cinesi, sui ristoranti cinesi quando il contagio ce lo siamo portati in casa in business class .
Sugli altri stati, senza portargli sfiga, diamo tempo al tempo.
Se in Spagna avessero 0 casi ok, ma ne hanno 2.
Quindi o sono stati così efficienti e direi anche predittivi che li hanno individuati esattamente nel momento del contagio e messi in cella d'isolamento, oppure quei 2 tizi avranno pur avuto contatti con altri dal momento del contagio al momento della conferma della positività.
O no?
E il virus si trasmette con facilità con sintomi che possono manifestarsi anche dopo 15 giorni, senza considerare poi che molte persone possono avere il virus senza sintomi.
Il paziente 0 in Lombardia si è recato in pronto soccorso e da lì è scoppiato il tutto, stessa cosa qui in Veneto all'ospedale di Schiavonia, dove ci sono attualmente 350 persone bloccate lì dentro (anche un conoscente con moglie e figlio nato qualche giorno fa) da 5 giorni in attesa del completamento dei controlli.
Hanno chiuso la gente in ospedale, chiusi gli accessi ai comuni segnalati, che devono fare di più?
Bombardare i comuni infettati?
Mi sbaglierò, ma non credo che siamo stati così leggeri nell'affrontare la cosa.