Salve a tutti,
proviamo a prendere il problema dalla...coda.
Che cosa pensereste accorgendovi per caso che a un test sugli ammortizzatori della vostra auto nuova (o nuovi gli ammortizzatori) risulta un'efficienza , per certe condizioni e con una procedura per quanto sia "generica" come le piastre a risonanza, pari al venti percento del totale?
Ricordarsi che gli anteriori risultano normali e con il tempo e l'uso l'efficienza tende a diminuire in modo...naturale.
Cosa succederà a 50.000 chilometri? Gli organi soggetti ad usura non sono coperti da garanzia.
E' allora ragionevole pensare in termini di "caratteristiche" dell'auto, la citata taratura morbida, e quindi di normalità?
E' possibile pensare al problema in termini di affidabilità meccanica, oltre che attuale anche futura?
Ricordando, inoltre, come già detto più volte, che dall'ammortizzatore dipende anche la frenata e la stabilità e non solo il confort.
Un cordiale saluto e buona fine e miglior inizio
Il banco prova sospensioni non è attendibile scientificamente.
Il problema maggiore, fra quelli che fino ad oggi hanno impedito l’adozione obbligatoria di tale banco presso i centri di revisione e la sua omologazione ministeriale, consiste nel fatto che non esiste una univocità dei risultati delle prove tra le varie marche e modelli di attrezzatura.
Inoltre, se l’ammortizzatore è montato sul veicolo, il suo funzionamento non può essere determinato facilmente, in quanto esso è parte integrante di un complesso sistema oscillante dato dalle molle del veicolo e dall’effetto molleggiante dei pneumatici, nonché dal telaio e dalle masse delle ruote e degli assi. Conseguentemente, necessitano metodi che non si limitino alla misura dell’ammortizzatore in sé, ma che piuttosto verifichino la sua efficacia nella funzione attribuitagli dal costruttore del veicolo, e il tutto in condizioni realisticamente più simili alle situazioni di guida.
Ciascuna marca imposta nel suo banco parametri differenti, e il banco funziona di conseguenza. Non c’è, in definitiva, un “protocollo” comune di riferimento, nemmeno a livello comunitario.
Quanto si dice che un'ammortizzatore ha un'efficienza pari al 20%, si deve dire chiaramente rispetto a quali parametri.
In sostanza il 20% rispetto a quali valori e criteri? Un conto è fare un test su una monovolume ed un conto è farlo su una coupè.
Mi fà sorridere il fatto che tale test dia valori pari al 60% su ammortizzatori nuovi appena montati.
Evidentemente quel 60% corrisponde al 100% per una ix20, così come è stata progettata ed omologata.
Se consideriamo il banco prova sospensioni come punto di partenza per provare l' inefficienza della ix20, partiamo con il piede sbagliato.
E' vero che dall'ammortizzatore dipende anche la frenata, infatti quella della ix20 è superiore alla media, ottima direi.
Per quanto riguarda la stabilità, è stata apprezzata in tutte le prove su strada eseguite da autorevoli riviste del settore.
Dire che l'auto perde aderenza al posteriore, significa che le ruote posteriori si sollevano dal terreno, cosa non vera e mai dimostrata da nessuno.
Se dopo qualcuno ritiene che prendere una curva con un dosso ad alta velocità sia normale, lo è anche il fatto che il posteriore dia l'impressione, in tale circostanza, di perdita aderenza.