Ciao a tutti,
oggi pensa e ripensa, mi è venuta un' idea, ma ci vorrebbe il parere di un chimico, meglio se esperto di petrolchimica...
Pensavo: la paraffina viene aggiunta al prodotto petrolifero per dare fluidità al prodotto, ma questo in fase di produzione del gasolio finito suppongo...
Diamo per assodato che la paraffina, al di sotto di una certa temperatura, si "disgrega" dal prodotto e comincia a formare diei grumi, aggregandosi quindi a sè... Giunta al filtro, e non parliamo di pallottole, ma di fluido un pò più denso, lo impasticcia, assumendo comunque la colorazione di una fanghiglia, in quanto mescolata al gasolio....
Venendo al dunque: la paraffina, una volta separata o comunque agglomerata in forma semisolida, torna a mescolarsi al gasolio una volta tornata sopra il punto critico, o rimane sottoforma di fanghiglia??? Io la usavo, in quanto elettricista, anni fa per lubrificare i fili prima di infilarli nei tubi sottoforma di pani, e la temperatura di scioglimento è circa quella della cera....
In soldoni, venendo a mutare la fluidità, muta la forma molecolare e quindi la consistenza in modo irreversibile??? si spiegherebbe la necessità di cambiare i filtri del gasolio e la fanghiglia nel serbatoio....
Inoltre è assodato che i filtri di ultima generazione, per necessità di tutela della pompa ad alta pressione, sono sempre più "chiusi", quello della mia Mazda, ad esempio, faceva passare anche l'asfalto...
Bene, ora che passo per pazzoide, attendo lumi da....chi capisce qualcosa in merito.
Mi sa comunque che faccio una prova col freezer ed una calza....
Dario