Sicuramente, pero' c'e' sempre un contratto da rispettare, che poi magari statisticamente sono pochissimi quelli che rescindono quando si va fuori dai tempi (e magari ancora meno quelli che sanno di poter riprendere la caparra doppia) su quello contano i concessionari quando tirano fuori le date di consegna, ma mai come in questo periodo io sarei stato molto lungo con le date, fossi stato concessionario, a meno che non abbiano avuto dalla casa madre direttive di un certo tipo o coperture in caso si problemi.
Ci sarebbe poi da discutere sulla gestione della produzione in questi momenti dove, pare, manchino certi componenti: non immagino che la produzione si metta a girarsi i pollici se non ha i componenti, continua ad andare oltre finche' si puo' passando alle auto successive, per questo mi sembra davvero strana la storia che le my2021 le iniziano a produrre da Luglio, piu' probabile che le abbiano assemblate gia' finche' potevano e poi le completino quando arrivano questi benedetti chip (che mi sembrano relegati a schede o componenti elettronici inseribili in un secondo tempo rispetto a tutta una meccanica di un auto) e quindi potrebbe non essere assurdo vederle gia' a Luglio (altrimenti fosse davvero cosi' allora hyundai non recuperera' mai il gap che ad oggi e' di 6 mesi, impensabile e improponibile chiedere di arrivare ad aspettare oltre con la "scusa" del covid quando la Cina ha ripreso la produzione gia' dallo scorso anno)
Guarda, non sono molto d'accordo con molte tue affermazioni, non volermene ma siamo qui per confrontarci
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Innanzitutto: oramai c'è questo "mantra" della caparra raddoppiata che sembra quasi un nuovo business
, ma di fatto io non ho ancora sentito di qualcuno che abbia ottenuto questa caparra raddoppiata senza doverci lottare. Si potrebbe aprire un vaso di pandora, poi, sul fatto che c'è differenza tra "caparra confirmatoria" e "acconto" per cui deve essere chiaramente evidenziato sul contratto che quella che è stata versata sia identificata come caparra confirmatoria per essere elegibile della restituzione raddoppiata, altrimenti... nisba. E poi ci sono sempre le cause di forza maggiore previste in ogni contratto. Ma vabbè, non andiamo oltre su questo tema che merita magari discorso a parte.
Tema produzione: tu sostieni che secondo te hanno cominciato a produrre migliaia, decine di migliaia di auto (perchè il problema è europeo, non solo italiano) e poi le hanno messe da parte, in attesa che arrivino i pezzi mancanti...
Ma ti rendi conto dello sforzo logistico necessario per fare una cosa del genere? Dove le accatasti 10.000 o 20.000 auto semiassemblate finchè non arrivano i pezzi? Le "sposti" dalla catena di montaggio (che, essendo robotizzata, già questa cosa non è semplice), le prendi e le porti tutte in un una cinquantina di campi da calcio? Visto che non sono completamente assemblate non sono marcianti, quindi devi caricarle in qualche modo su mezzi di trasporto... hai idea della manodopera necessaria ad un'operazione del genere? E soprattutto tutta la trafila andrebbe ripetuta riposizionando ciascuna auto al "punto giusto" della catena di montaggio quando i pezzi mancanti fossero disponibili...
No, lo ritengo poco probabile davvero, se anche fosse possibile a Hyundai costerebbe così tanto da rendere più economica la rescissione del contratto...
La Cina (ma non solo lei) ha riorientato la sua produzione vendendo i suoi prodotti (semilavorati, elettronici e non) ad altri settori merceologici che durante la crisi della pandemia sono cresciuti economicamente, come prodotti legati alla domotica, televisori, videogiochi etc.... più remunerativi perchè durante la crisi c'era alta richiesta. Non è che i microchip non ci siano in assoluto, secondo me... è che vengono destinati a Sony, Microsoft e Amazon (Echo) piuttosto che a Mercedes e a Hyundai in base a accordi contrattuali presi l'anno scorso...
Questa situazione, secondo me, è figlia di scelte economiche e strategiche dell'automotive finalizzate a ridurre al minimo indispensabile il magazzino e le giacenze, che sono state prese quando il mercato auto l'anno scorso perdeva il 25% delle vendite. E' una situazione che probabilmente si recupererà a medio termine, già ora si parla di tempi di evasione al 2022 per i nuovi ordini, ma lo scotto da pagare probabilmente sarà un aumento di costi delle materie prime e dei semilavorati...