Sono motori che hanno esordito nel lontano 2005 sulla Getz (si, sulla mia amata...
), quando si passò dal buon vecchio tre cilindri 1.5 (di progetto VM) a un nuovo 1.5, ma a quattro cilindri, progettato in casa, bialbero e con turbo VGT.
Da quel motore, che mi pare esprimesse 88 Cv, vennero derivati:
- il D3FA montato su Picanto e i20 (togliendo un cilindro al 1.5)
- il D4FB montato su i30 e C'eed
- il D4FC montato su i20 e ix20
- il D4FD montato su ix35, Tucson, i40 ecc. ecc.
Nel 2014 (alla fine dell'anno...) la famiglia U divenne U-2, con miglioramenti in ambito di emissioni e di coppia.
Si tratta, dunque, di un progetto relativamente giovane, ancora valido e passibile di miglioramenti, non certo di pensione!
Insomma, se vogliamo pensare ad altre case (altri tempi, altri motori...) Fiat fece esordire il mitico aste e bilancieri sulla 600 nel 1954 e lo porto sino a 903 cc. su Uno e Panda, qualcosa come 35 anni dopo.
E la stessa cosa sta facendo con il Fire, nato con la Uno 999 cc. nel 1985 e ancora in produzione in versione 1242 e 1368 cc.
Questo, semplicemente, per dire che un motore non rispecchia necessariamente, per ovvie ragioni di tecnologia ed economia, le cadenze di un
face lifting.
E non c'è niente di
particolarmente anormale nell'esistenza di progetti
particolarmente longevi, se e quando adeguati in termini di consumo, emissioni, prestazioni, rumorosità e via discorrendo.