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generico Elettrico si elettrico no

O forse chi compra l'EV oggi lo fa facendosi bene i conti di come la userà e rimane contento della scelta.
O forse non lo trovano perchè ce l'hanno in 4 gatti in Italia e quelli che ci hanno speso i soldi non vogliono "ammettere" che hanno sbagliato.
Forse :V

In paese hanno fatto un nuovo parcheggio, non grandissimo, un centinaio di posti nemmeno, tutto nuovo, tutto bello, 0 colonnine per EV, l'hanno inaugurato ieri. :rolleyes:
 
Quando leggo cose di questo genere mi domando se molti "ci sono o ci fanno"...
Probabilmente un pò e un pò. Ma non credo si voglia fare una campagna anti-elettrico, l'industria italiana dell'auto, indotto compreso, è la più importante d'Italia. Se si spingesse sull'uso dell'elettrico in maniera efficace, creando auto con un'autonomia decente e che si caricano in maniera veloce (sempre che si abbia una rete di colonnine adeguata) a un prezzo accessibile le auto elettriche si venderebbero. Ma rimango sempre dell'idea che le imposizioni prese unilateralmente non sono mai una buona cosa. Se invece di imporre le auto elettriche per legge si fosse stato un programma di inserimento progressivo forse gli automobilisti penserebbero seriamente a passare all'auto elettrica.
E penso pure che non sia una questione del "prima guidale, poi parla" (detto terra terra....), sono stato su un'auto elettrica, mi ha fatto una buona impressione, ci mancherebbe. Ma chi me lo fa fare di spendere una marea di soldi per un'auto che ha un'autonomia ridicola per quelle che sono le mie esigenze e che, nel caso, mi farebbe perdere tempo per ricaricare quando viaggio, mentre adesso in cinque/dieci minuti in autostrada mi fermo, mi bevo un caffè, faccio rifornimento e riparto?
Questo, almeno, è il mio umile pensiero..... :)
 
L'italia è il fanalino di coda dell'europa per le auto elettriche, anche la bulgaria ci ha superato in questo e non sono certo con lo stesso potere di acquisto nostro...
In Bulgaria (forse) le stesse auto costano meno che da noi...
 
Il mio pensiero non è convincere o creare dibattito, probabilmente quel che dite tra 1 o 2 anni non sarà più oggetto di discussione perchè i prezzi delle elettriche stanno già adesso visibilmente scendendo e le cose saranno più definite: vorrei riflettere su un altro punto di vista.

Non andare per principi: il fatto che un tipo di auto venga denigrato appunto per principio è inutile, come l'idea dell'imposizione.

Semplicemente le case costruttrici stanno ripiegando all'elettrico perchè oggi non c'è tecnologia migliore per raggiungere gli scopi ambientali dell'europa... che ci ha imposto negli anni prima l'euro 3, poi l'euro 4, poi l'euro 5 e 6... poi al nord l'imposizione di non poter girare con gli euro 2, 3, 4... ma sono solo alcune delle imposizioni che ci si dimentica.
Come i catalizzatori e la benzina da rossa a verde, o in tempi più recenti con i fap dei diesel che stanno dando tanti/troppi problemi...

O addirittura all'uso delle cinture: la gente si inventava le peggio cose per non metterle perchè imposte (andavano in giro addirittura con le magliette con il disegno della cintura per far sembrare che l'avessero!)... la cintura è una cosa che ti salva la vita, se non la metti sei un pazzo, ma al tempo arrivarono a dire: se fai un incidente ti sega il collo... a mio cuggino gli ha staccato la testa! :D

Facciamo un pò di critica razionale, le imposizioni esistono da sempre, non tutte vengono per nuocere.

Per i costi, dipende, se si cerca oggi nella sfera di chi compra auto non utilitarie l'elettrica è già al livello di qualità molto alto, non è più possibile pensare al tempo della panda 30 con 7 milioni di lire, quei tempi non esistono più.

Se si guarda all'utilitaria elettrica è ragionevole che non sia ancora il tempo, forse la Inster darà una bella "scossa" perchè con 25K sembra dare talmente tanta tecnologia e piacere di guida che le altre finiranno per essere escluse, una i10 my25 costa appena 6K meno.
Anche le riparazioni va sfatato un altro mito: una riparazione termica oggi costa tanto: la ix20 di mia sorella è a rifare la testa, tutto il lavoro generale di rifacimento testa, distribuzione e rimessa in strada... 2700 euro.
Cosa costa se occorre rifare tutto il motore? e soprattutto la speranza che poi "vada tutto bene".
Perchè non viene mai evidenziato dai media questo? l'elettrica non soffre dei problemi del termico (ne avrà altri ma non questi).

Il mio soffermarmi è che in Italia sembra che i media per la maggiore boicottano con articoli e programmi televisivi (la7 in primis) l'elettrico.
Non capisco perchè... forse perchè è facile avere visibilità.

Uscendo con slogan da prima pagina su: esplosa auto elettrica... ma quanti episodi accadono realmente?
Così... quando c'è un incendio la prima cosa: sarà stata colpa di un'auto elettrica! poi magari si scopre che invece era un'auto benzina o diesel, ma intanto l'azione terroristica dei media ha funzionato
E quante auto termiche hanno causato gli stessi problemi ma nessuno le considera?
Perchè non viene affrontato l'argomento parlando anche delle cose buone dell'elettrico?
La gente poi crede che siano auto inutili e che fanno schifo, e in italia questo accade per tante cose.

Perchè?

Mi soffermo anche sul discorso dell'industria italiana: andrà per forza in sofferenza o meglio FINIRA' il percorso di MORTE a breve.
Potrebbe modificare le proprie competenze per costruire catene di montaggio e ricerca/sviluppo su questa nuova frontiera.
Ma se tutti fanno campagne dove l'elettrico è la cosa brutta... le catene di montaggio per chi vengono fatte? ovvio che penso che sia un gatto che si morde la coda.
Perchè invece di fare la "Grande Panda" non si fa la panda tradizionale elettrica?
Avevano fatto la Fiat 120 che era una figata pazzesca... che fine ha fatto?

Non vorrei pensare che "qualcuno" lo faccia intenzionalmente perchè ha interesse che in Italia non venga sviluppata questa tecnologia e che in un certo modo quel che rimane dell'industria (che oramai è agli sgoccioli) italiana sia assorbita/dismessa apposta.

(in bulgaria costano un pò meno ma guadagnano la metà... quindi non cambia la storia)
 
L'industria automobilistica italiana come la si è sempre intesa (innovazione, inventiva, praticità, economicità e altro) a mio parere è morta da tempo, il colpo letale è stato dato con la costituzione del gruppo stellantis, probabilmente necessario per non far fallire la Fiat, ma che ha portato a una standardizzazione dei prodotti che parte da progettazioni che poco hanno del famoso (anni fa) stile italiano. Non lo sapremo mai, purtroppo, ma la dipartita di Marchionne probabilmente ha chiuso quello che poteva essere il rilancio in grande stile dei marchi italiani, intesi come Fiat, Lancia, Alfa Romeo ed eccellenze come Maserati, che sembra sempre più destinata a sparire.
La Centoventi era una grande idea per sostituire la Panda, anche se pensata principalmente per il traffico urbano dal momento che aveva un'autonomia ridotta (circa 100/150 km, ma parliamo del 2019, oggi avrebbe potuto avere un'autonomia maggiore), ma anche un costo stimato sui 17/18.000€, ossia praticamente quanto costa oggi una Panda mild-hybrid. Poteva essere una valida anteprima di quello che oggi è la Inster, ma è sparita dai radar della Fiat perchè nessuno ci ha creduto.
Devono cambiare molte cose da noi perchè l'auto elettrica abbia presa anche da noi, sia le auto, in molti aspetti pratici e per come viene proposta, che la mentalità degli automobilisti.
E, a mio parere, non sarà una cosa semplice e veloce, non sembra esserci la volontà di farlo, nè da una parte, nè dall'altra.2
 
Bhe... basta pensare che nell'indice della libertà di stampa siamo nel 2023 al 46° posto...
Quindi se la libertà di stampa è così messa male... probabilmente qualcuno cerca di costruire un percorso diverso.

Ecco cosa dicono chi fa questi studi:
Some political groups fuel hatred and distrust of journalists by insulting them, discrediting them, and threatening them. Others are orchestrating a takeover of the media ecosystem, whether through state-owned media under their control, or privately owned media via acquisitions by allied businessmen. Giorgia Meloni’s Italy (46th) – where a member of the ruling parliamentary coalition is trying to acquire the second biggest news agency (AGI) – has fallen five places this year.​

Usando il traduttore:
Alcuni gruppi politici alimentano l'odio e la sfiducia nei confronti dei giornalisti insultandoli, screditandoli e minacciandoli. Altri stanno orchestrando un'acquisizione dell'ecosistema dei media, sia attraverso i media statali sotto il loro controllo, sia tramite media privati tramite acquisizioni da parte di imprenditori alleati. L'Italia di Giorgia Meloni (46°) - dove un membro della coalizione parlamentare al governo sta cercando di acquisire la seconda più grande agenzia di stampa ( AGI ) - è scesa di cinque posizioni quest'anno.
immediatamente sotto a questo punto dice questo, ma non è indicato se si riferisca direttamente al nostro paese:
I gruppi politici spesso fungono da canali di diffusione o addirittura da istigatori di campagne di disinformazione. In più di tre quarti dei paesi valutati nell'Indice (138 paesi), la maggior parte degli intervistati ha riferito che gli attori politici nei loro paesi erano spesso coinvolti in campagne di propaganda o disinformazione. Questo coinvolgimento è stato descritto come "sistematico" in 31 paesi.

Questo l'articolo dove parla dell'italia:

In sostanza una parte dell'articolo indica la difficoltà economica del giornalismo che di fatto vive di sovvenzioni anche dello stato, in modo implicito la testata opera quindi secondo le "raccomandazioni" di chi sovvenziona.
Ovviamente sono tutte disquisizioni e ipotesi... LE MIE

Per la panda 120: poteva avere batterie da 10 a 40Kwh secondo le esigenze e questo la rendeva eccezionale.
La prendevi con poco e la miglioravi se volevi.
Per questo era geniale, tuttavia questa cosa credo che era prematura, poi è venuta Stellantis.

Devono cambiare molte cose da noi perchè l'auto elettrica abbia presa anche da noi, sia le auto, in molti aspetti pratici e per come viene proposta, che la mentalità degli automobilisti.
Centrato e affondato. ;)
 
Anche io penso che la maggior parte della gente che parla lo fa solo per cercarsi un pubblico, essere sensazionalisti porta visibilità, magari una comparsata, un gettone. Vi faccio un paragone per spiegarmi meglio: Grillo che rompeva i pc negli spettacoli a teatro, poi anni dopo ha fatto il partito sul sito.

Chi parla per principio è tipo Clarkson di topgear che chiamava EV schifezze perchè sono un mezzo di trasporto con la stessa forma della macchina ma non sono auto, non mi ricordo se è stato lui o chi che faceva l'esempio del launch control che su una EV è che lo attivi, premi il pedale e quella va, sulla ICE devi pensare ai giri iniziali per avere tutta la potenza ma non sgommare, devi sapere quando e come cambiare, in effetti la differenza c'è ma il discorso di adozione generale va fatto molto molto diversamente.

Il problema dell'indotto non è da sottovalutare, il 20% del PIL non è poco, se viene a mancare la richiesta per pezzi di ricambio chiudono parecchie fabbriche ed attività; se i pezzi odierni non servono più i meccanici non servono più, si possono mettere tutti a fare solo gli ammortizzatori e i freni? L'elettrauto finisce o quasi, quello che si salva è il carrozziere forse.
Volendo essere pessimisti: ma vi immaginate che diventerà il mondo dell'auto se i produttori si comportano come fa Epson sulle stampanti, o john deere sui mezzi agricoli? Nessuno ci può mettere le mani, il libero professionista finisce.
Secondo me l'UE dovrebbe affrontare questo problema prima che si presenti. Deve dare certezza al consumatore che se compra la EV non si ritrova rinchiuso in una gabbia per l'assistenza dato che gia deve sborsare un bel soldo per l'acquisto.

Devono cambiare molte cose da noi perchè l'auto elettrica abbia presa anche da noi, sia le auto, in molti aspetti pratici e per come viene proposta, che la mentalità degli automobilisti.
Permettimi di dissentire.
Se cerchi su internet vedi che gli italiani hanno una percorrenza media annua di 6.680km; praticamente casa-lavoro, la spesa, scarrozzano i figli in giro. Rimaniamo in hyundai: la inster ha autonomia di 300km, l'utente medio la puo utilizzare tranquillamente caricando una volta ogni 15gg (da 0 a 100 24 volte all'anno, a fronte di un rifornimento da mezzo pieno 20 volte all'anno per una macchina che fa 16km/l) quindi se avessimo una infrastruttura di ricarica adeguata tipo con le colonnine nei parcheggi pubblici o dei supermercati, così carichi mentre fai la spesa, E l'auto ti costasse invece di 25k € quanto la i10 ovvero 18k €, contando costi di gestione inferiori, secondo me l'italiano medio si fonderebbe sulla EV. Io stesso ho gia detto che, a queste condizioni, per me avrebbe avuto molto senso acquistare un EV.
 
Il problema dell'indotto non è da sottovalutare, il 20% del PIL non è poco, se viene a mancare la richiesta per pezzi di ricambio chiudono parecchie fabbriche ed attività; se i pezzi odierni non servono più i meccanici non servono più, si possono mettere tutti a fare solo gli ammortizzatori e i freni? L'elettrauto finisce o quasi, quello che si salva è il carrozziere forse.
Volendo essere pessimisti: ma vi immaginate che diventerà il mondo dell'auto se i produttori si comportano come fa Epson sulle stampanti, o john deere sui mezzi agricoli? Nessuno ci può mettere le mani, il libero professionista finisce.
Secondo me l'UE dovrebbe affrontare questo problema prima che si presenti. Deve dare certezza al consumatore che se compra la EV non si ritrova rinchiuso in una gabbia per l'assistenza dato che gia deve sborsare un bel soldo per l'acquisto.
Questo è un grosso problema, lo dico da parecchio tempo. Non si tratta di veder chiudere stabilimenti di Audi oppure di vedere Mirafiori chiuso fino a novembre, c'è anche un grosso giro d'affari nell'indotto che coinvolge moltissime persone. E se queste persone perdono il lavoro non guadagnano soldi e i pochi che hanno non li investono di sicuro nell'acquisto di un'auto.
Permettimi di dissentire.
Certo che te lo permetto, stiamo discutendo e non mi permetto di sicuro di dire che ho ragione solo io. :) ;)
Se cerchi su internet vedi che gli italiani hanno una percorrenza media annua di 6.680km; praticamente casa-lavoro, la spesa, scarrozzano i figli in giro. Rimaniamo in hyundai: la inster ha autonomia di 300km, l'utente medio la puo utilizzare tranquillamente caricando una volta ogni 15gg (da 0 a 100 24 volte all'anno, a fronte di un rifornimento da mezzo pieno 20 volte all'anno per una macchina che fa 16km/l) quindi se avessimo una infrastruttura di ricarica adeguata tipo con le colonnine nei parcheggi pubblici o dei supermercati, così carichi mentre fai la spesa, E l'auto ti costasse invece di 25k € quanto la i10 ovvero 18k €, contando costi di gestione inferiori, secondo me l'italiano medio si fonderebbe sulla EV. Io stesso ho gia detto che, a queste condizioni, per me avrebbe avuto molto senso acquistare un EV.
Sicuramente la percorrenza media è quella, ma gia nella mia famiglia alziamo la media. Sia mia moglie che io siamo abbondantemente sopra i 20.000 km/anno, un rifornimento di energia dovremmo farlo circa ogni due/tre giorni al massimo, mentre adesso facciamo un pieno circa ogni 10 giorni/due settimane (per quanto mi riguarda) e circa ogni tre settimane sulla i20 diesel di mia moglie che consuma pochissimo. E, almeno dove abito, sono di gran lunga più presenti distributore di carburante che colonnine di ricarica. Per noi mancherebbe, quindi, un'adeguata rete di ricarica oltre che un'auto con un'autonomia accettabile. Sicuramente per chi fa pochi km al giorno l'auto elettrica, supportata da un'adeguata rete di ricarica, potrebbe essere una buona soluzione, sempre che sia proposta a un prezzo accettabile.
Per quanto riguarda la mentalità degli automobilisti, molti non sono pronti a questo "salto". Noi che scriviamo su questo forum bene o male siamo appassionati di auto, conosciamo abbastanza le varie alternative proposte sul mercato e le valutiamo. Ma proviamo a immaginarci qualcuno che usa l'auto giusto per fare le commissioni e poco altro (la classica auto che il concessionario propone dicendo "era di un vecchietto che la usava solo per andare a fare la spesa e a prendere i nipoti a scuola" :D ). Sinceramente non me la vedo la "signora Maria" che vende la sua Panda prima versione o la Seicento degli anni duemila cui basta fare benzina una volta ogni due mesi per prendere un'auto elettrica che per ricaricare deve trovare la colonnina con gli attacchi giusti, avere la carta giusta per l'addebito sul conto corrente della ricarica, ricordarsi di andare un pò prima a ricaricarla prima di andare a prendere il nipote a scuola altrimenti rimane a piedi (e il nipote rimane a scuola). Ok, questo è un caso limite, ma anche tanti che sono sono la "signora Maria" non accettanno tutto questo "sbattimento" perchè "si è sempre fatto benzina in due minuti, perchè devo perdere mezz'ora per ricaricare l'auto elettrica?".
Per questo dico che per accettare l'auto elettrica devono cambiare molte cose sia da una parte (costruttori e strutture) che dall'altra (automobilisti).
Spero di essere stato chiaro, era questo il concetto che volevo esporre.... :)
 
Da casalese trapiantato sul Lago Maggiore non posso che essere orgoglioso di ciò! :wohow:
 
Spero di essere stato chiaro, era questo il concetto che volevo esporre.... :)
Sei stato chiarissimo e siamo daccordissimo su tutto, ti preciso solo su questo per dire che non è questione di mentalità ma è questione di convenienza, poi uno si adegua.
Ok, questo è un caso limite, ma anche tanti che sono sono la "signora Maria" non accettanno tutto questo "sbattimento" perchè "si è sempre fatto benzina in due minuti, perchè devo perdere mezz'ora per ricaricare l'auto elettrica?".
Se la signora Maria è la persona media di cui su che vede che la macchina le costa uguale e spende 17€x30=510€ di corrente all'anno invece che 20 volte 20lt a1,80=720€ di benzina la EV se la compra se sa che va a fare la spesa e la parcheggia attaccata alla colonnina, se sa che fa 0-80% in 30 minuti anche se fa una spesa veloce almeno 10 minuti li perde e carica 26% che visualmente è come tenere la benzina sulla prima tacca. Non so da te ma io al self vedo che mediamente la gente fa 20€ alla volta, c'è pure chi fa 10; chi mette la carta invece butta a fare il pieno o quasi.
 
Non so da te ma io al self vedo che mediamente la gente fa 20€ alla volta, c'è pure chi fa 10; chi mette la carta invece butta a fare il pieno o quasi.
Quando vado a fare il pieno ci sono volte che vedo che prima di me qualcuno ha fatto 5 euro all'automatico e non credo che siano tutti a fare la benzina per il decespugliatore, soprattutto in inverno.... :D
 
Secondo me l'infrastruttura ovviamente crescerà... e come è successo con i telefoni smart, i bancomat e tutto il resto il tutto si adeguerà nel tempo: già adesso se fai la tessera del gestore che hai più conveniente e la attivi (magari lo fa il figlio della sig.ra Maria), vai alla colonnina, prendi il connettore e lo infili, passi la tessera e stop.
Poi ci sono anche chi va al distributore classico e non sa ancora mettere benzina da solo, in quel caso allora mancano i neuroni quindi saranno quelli, per me, che non devono proprio guidare ;)

Comunque Filippo, il ns campione delle Economy Run, fa mediamente 25-30K km in elettrico e ha detto che ha incrementato tanto, in un mio video lo dice lui stesso, chi ha l'elettrico generalmente vede aumentare i km fatti per il semplice motivo che "costa meno girare" ed è più piacevole.

Ma distinguiamo a questo punto una cosa importante che fa da spartiacque e lo farà ancora per qualche anno.
Tra l'altro lo abbiamo detto più volte in questo lunghissimo topic.
Chi dovrebbe pensare all'auto elettrica è avvantaggiato se:
  • chi ha un box con corrente elettrica dove ricaricare
  • chi ha un'area anche fuori ma privata dove caricare da casa
  • chi ha anche un impianto FV : la convenienza diventa TOTALE
  • chi ha un minimo di interesse nel risparmiare e riesce a gestire le proprie ricariche
Nell'ultimo punto si riesce bene, una volta abituati, a farlo, e nell'ultimo raduno "Giancarlo" ne era testimone.

Nelle mie zone ci sono già tanti supermercati che hanno installato colonnine lente da 7/11 Kwh, alcuni hanno anche 1 colonnina fast.
Probabilmente al sud questa cosa necessita di qualche altro anno... questione di tempo.
Peccato che spesso ci parcheggiano i furbi con auto normali, sarebbe forte parcheggiare davanti alle pompe di benzina, ma d'altra parte qualche genio parcheggia sempre nei posti disabili senza cartellino... (forse non sono davvero "normali"... avete ragione!)
Al nord ci sono colonnine più diffuse, lente, molto lente (per ricariche dentro aziende per esempio, da 3Kwh) ma anche fast...

Se si hanno le situazioni di cui sopra... una notte con 10 ore (dalle 8PM alle 6 del mattino per esempio) a 2 kwh di ricarica abbiamo 20kwh al giorno: ci si fa almeno 100-150km... se tutte le sere, come ricarico il cellulare, arrivo e attacco.
Facendone meno di 100... avrò sempre l'auto carica la mattina.
Se bisogna fare 1 viaggio al mese usufruirò delle ricariche rapide, ma nel frattempo il risparmio e il piacere di guida è molto.

Cmq se ne ragiona... ma ci sono 10 anni, la sig.ra maria oggi che è giovane, tra 10 anni meno giovane o ha smesso di guidare o troverà una situazione più facile ;)
 
Il problema dell'indotto non è da sottovalutare, il 20% del PIL non è poco, se viene a mancare la richiesta per pezzi di ricambio chiudono parecchie fabbriche ed attività; se i pezzi odierni non servono più i meccanici non servono più, si possono mettere tutti a fare solo gli ammortizzatori e i freni? L'elettrauto finisce o quasi, quello che si salva è il carrozziere forse.
Volendo essere pessimisti: ma vi immaginate che diventerà il mondo dell'auto se i produttori si comportano come fa Epson sulle stampanti, o john deere sui mezzi agricoli? Nessuno ci può mettere le mani, il libero professionista finisce.
Secondo me l'UE dovrebbe affrontare questo problema prima che si presenti. Deve dare certezza al consumatore che se compra la EV non si ritrova rinchiuso in una gabbia per l'assistenza dato che gia deve sborsare un bel soldo per l'acquisto.
Bhe... tutti coloro che facevano i carburatoristi oggi non ci sono più.
Tutti coloro che avevano aziende di scarichi (che si sfondavano continuamente) non ci sono più.
Tutti coloro che faranno oggi il meccanico lo faranno anche dopo perchè il parco circolante è tantissimo e non sarà così veloce questa transizione e magari si specializzeranno con corsi di formazione su altri campi.
Poi una parte di meccanica ci sarà ancora, tutto si evolverà, e ci vorrà del tempo.

Non smonteranno testate ed intercooler ma smonteranno batterie e cambieranno moduli esausti.

Però... dobbiamo arrivare almeno al 2030 per vedere un aumento importante delle vendite e arrivare almeno al 2040 per vedere sparire almeno il 50% delle auto termiche, per cui ce ne sarà di tempo.

Nel campo dei trasporti pesanti ci vorrà ancora più tempo... insomma, un tempo le aziende facevano carri per i cavalli e corde per i buoi, ma il mondo è andato avanti e si è evoluto ;)
 
Se i giovani non si mettono a studiare elettronica/ meccatronica ecc, ecc non ci sarà chi riesce a metterci le mani, già oggi non ci sono manco i meccanici, cambia pezzi.
 
Io penso che chi è bravo oggi può far carriera... mentre chi invece non è capace cambierà lavoro.
E' inevitabile, il mondo cambia e quel che 10 anni c'era oggi è cambiato, la capacità del singolo non è l'immobilismo ma riuscire ad adattarsi.
Aimè... molti tendono a non volerlo fare, ma ricordo che l'homo sapiens sapiens dovrebbe essere quella specie animale che sfrutta l'intelletto per adattarsi nel mondo a differenza dell'animale.
Se questo non avverrà... bhè... ci sarà una selezione naturale. ;)
 
Interessante articolo.
Tuttavia non è che le auto elettriche non siano vendute, il problema è che vengono in gran parte costruite su ordinazione.
Quindi si trovano auto termiche che vanno molto in pronta consegna ma le elettriche non sono facilmente in pronta consegna, almeno qualcuna di esse non si trova.
Per esempio all'autostore di Rozzano dove siamo stati era presente una Kona 40Kwh ad un prezzo molto molto buono, poco più di 23K euro se non erro.
Con questa cifra non ci si prende quasi una termica!
 
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