alcune indicazioni generali.
con una batteria in perfetta efficienza la macchina si deve accendere anche dopo tre o quattro mesi di Fermo.
Certo non è consigliabile farlo nel senso che se la macchina sta ferma così a lungo Forse è meglio staccare la batteria ma comunque si dovrebbe accendere.
Uso il condizionale perché mai dire mai.
Comunque non esiste che una macchina la devi accendere tutti i giorni Sennò la batteria si scarica.
per i controlli qualcuno ve lo potete fare da solo con un semplice tester da 5 euro.
controlli da effettuare Dopo alcune ore di Fermo. Magari la mattina dopo una notte di sosta
una batteria carica dovrebbe segnare circa 12. 80 una batteria semi scarica dovrebbe segnare 12.20/12.30 al di sotto siamo già a livello di batteria morta o molto scarica.
Prova di assorbimento.
Partendo da 12.50- 12.70
Accendendo il motore non si dovrebbe scendere sotto gli 11- 11.50 volt per qualche secondo se vedete i 9- 10 volt Cominciate a preoccuparvi...
Si e no.
Nel senso che valutare la tensione senza la corrente non sempre ti dice tutto; così verifichi solo che la batteria va giù di carica, ma non riesci a capirne il motivo, che potrebbe essere:
1- batteria fallata, bastano pochi A di consumo e l'alternatore non ce la fa a tenerla carica;
2- alternatore fallato;
3- uno o più utilizzatori elettrici/elettronici che assorbono troppa corrente.
La 2 la reputo remota, in quanto i problemi si hanno con auto ferma da qualche giorno e non in moto o spenta da poco.
La 1 e la 3 potrebbero essere, ma solo misurando la tensione ci si capisce poco: bisognerebbe misurare l'assorbimento di corrente da spenta e da in moto accendendo e spegnendo i vari utilizzatori per capire cosa sia a richiedere corrente notevole.
Per farlo, però, non basta un semplice tester ma ce ne vuole uno professionale che riesca a "tenere" la corrente richiesta all'accensione (tanti Ampere) ed andrebbe messo in serie tra la batteria ed il morsetto (anche se ce l'avete, lasciate perdere che vi giocate le centraline).
Oppure serve una pinza amperometrica per corrente continua, che però costicchia parecchio in quanto in corrente continua il campo magnetico generato è talmente flebile (trascurabile) che una pinza amperometrica "normale" non lo sente, per cui quella dedicata lo deve in qualche modo autogenerare.